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18 novembre 1930: il punto d'origine - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 16:31

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    18 novembre 1930: il punto d’origine

    Daisaku Ikeda sottolinea qui l’importanza di mantenere sempre vivo lo spirito originario della fondazione

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    Daisaku Ikeda sottolinea qui l’importanza di mantenere sempre vivo lo spirito originario della fondazione

    Nichiren Daishonin, il Budda dell’Ultimo giorno della Legge, cita frequentemente la frase: «Nell’ultimo periodo di cinquecento anni, dovrai diffonderlo [il Sutra del Loto] in tutto Jambudvipa e non permettere mai che [la sua diffusione] sia interrotta» (SDL, 23, 386). […] Sia Shakyamuni che il Daishonin affidarono ai loro seguaci l’ampia propagazione del Buddismo in tutto il mondo. Emisero “il grande ruggito del leone”, dichiarando che il flusso della Legge mistica non doveva mai venire fermato dai “demoni malvagi o dalla gente demoniaca” (cfr. SDL, 386). Il nostro primo presidente, Tsunesaburo Makiguchi, e il secondo, Josei Toda, maestro e discepolo, fondarono la Soka Gakkai martedì 18 novembre 1930, per portare avanti il grande voto di kosen-rufu.
    Il Buddismo ebbe origine in India e da qui si diffuse in Cina e nella penisola coreana prima di giungere alla sua destinazione più a Oriente, il Giappone, nel sesto secolo.
    Circa settecento anni dopo la trasmissione degli insegnamenti buddisti in Giappone – in una «epoca delle dispute e dei conflitti in cui la pura Legge è stata oscurata e perduta (RSND, 1, 346) – vide la luce il Buddismo di Nichiren Daishonin. Dopo altri settecento anni nacque la Soka Gakkai. In quel periodo un clero debole, che aveva perso completamente di vista la lotta per kosen-rufu, si dedicava a varie attività che di fatto offendevano la Legge e il corretto insegnamento del Buddismo di Nichiren Daishonin correva il grave pericolo di andare perduto. Fu proprio in quel momento tanto cruciale che, in risposta a quella che potremmo definire una necessità storica, la Soka Gakkai, un’assemblea di Budda, fece la sua apparizione.
    Makiguchi e Toda propagarono la Legge, affrontarono i nemici del Sutra del Loto e condivisero il corretto insegnamento con altri, senza risparmiare la loro vita, con lo stesso spirito e intento del Daishonin e, come effetto, furono aspramente perseguitati dalle autorità. Makiguchi morì nobilmente in carcere per le sue convinzioni. Fu un vero esempio di dedizione altruistica alla propagazione della Legge. Morì proprio il giorno dell’anniversario della fondazione della Soka Gakkai, il 18 novembre 1944, poco dopo le sei del mattino, mentre il sole cominciava a sorgere. In seguito il suo successore Toda dichiarò con calore e commozione: «Senza Makiguchi e la Soka Gakkai il vero spirito del Daishonin sarebbe andato perduto. Questa è una realtà innegabile ed è una delle ragioni per cui la Soka Gakkai è in accordo con l’intento e il mandato del Budda». Le organizzazioni e le istituzioni che nutrono apprezzamento nei confronti dei loro fondatori e ne tengono vivo lo spirito originario continuano a crescere e a prosperare e non ristagnano mai.

    (tratto da NR, 363, 3)

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