Nel messaggio che il presidente Ikeda ha inviato a questa riunione, alla quale erano presenti anche i giovani partecipanti al corso internazionale, spiega che per conseguire la Buddità è necessario superare ogni ostacolo. Prendendo ad esempio il Daishonin, afferma: «Niente poteva influenzare la sua ampia condizione vitale»
Ogni mese in Giappone si tengono riunioni generali alle quali spesso partecipano anche membri da paesi esteri. Il presidente Ikeda in queste occasioni invia un messaggio rivolto a ogni singola persona per dare nuovo impulso alle attività per kosen-rufu nel mondo
In questo preciso momento i nostri membri che dopo una giornata lavorativa si stanno avviando a partecipare alle attività della Gakkai possono vedere Venere, la stella della sera, brillare luminosa nel cielo rosso del tramonto. Il poeta inglese Samuel Taylor Coleridge (1772-1834) in una delle sue poesie rifletté sul fatto che la saggezza dovrebbe essere “quietamente brillante”, proprio come la stella della sera.
Mi congratulo sinceramente con voi per la riunione odierna dei responsabili di Centro, dei responsabili della Divisione giovani, le brillanti stelle di kosen-rufu, e della riunione generale della Divisione studenti, le stelle più lucenti!
Inoltre vorrei accogliere con calore tutti i responsabili della Divisione giovani della SGI che sono accorsi da sessanta paesi alla vigilia del completamento della nuova sede centrale della Soka Gakkai prevista per novembre. So che per molti di voi partecipare a questo corso ha richiesto un gravoso impegno economico e incredibili sforzi. Il solo fatto di essere qui – frutto del vostro nobile spirito di ricerca per il bene di kosen-rufu – già di per sé rappresenta una vittoria indistruttibile della vostra giovinezza. Diventerà sicuramente un momento indelebile nella fede che da ora in poi vi permetterà di adornare il viaggio della vostra vita di meravigliosi trionfi. Le mie lodi e ringraziamenti a ciascuno di voi, giovani responsabili della SGI, per i vostri straordinari sforzi!
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Il 12 settembre 1271 Nichiren Daishonin affrontò la persecuzione di Tatsunokuchi quando autorità prive di scrupoli tentarono di decapitarlo. Fu in quella circostanza che il Daishonin abbandonò la sua condizione transitoria e rivelò la sua vera identità di Budda dell’Ultimo giorno della Legge.
Pensando alla persecuzione di Tatsunokuchi, teniamo ferme alcune parole dello scritto del Daishonin Le azioni del devoto del Sutra del Loto, pronunciate un attimo prima di essere decapitato e dirette al suo amato discepolo Shijo Kingo, che lo aveva accompagnato in lacrime sul luogo dell’esecuzione, pronto a morire al suo fianco. Quelle parole sono: «Quale gioia potrebbe essere maggiore?» (RSND, 1, 682).
Il Daishonin dedicò la sua vita alla Legge mistica, l’insegnamento della verità ultima, e a kosen-rufu, l’aspirazione più nobile. Niente poteva influenzare la sua ampia e luminosa condizione vitale, trattenerlo o sconfiggerlo. Il suo stato vitale era tale che, “la più grande di tutte le gioie” (BS, 124, 54) sgorgava senza posa dalle profondità del suo essere, mentre con serenità, convinzione e sicurezza dava prova del fatto che le forze protettive dell’universo sarebbero certamente accorse in risposta alla sua dedizione incrollabile al voto di kosen-rufu in inscindibile unione con la Legge mistica.
Il primo e secondo presidente della Soka Gakkai, Tsunesaburo Makiguchi e Josei Toda, durante la Seconda guerra mondiale lottarono con lo stesso cuore di leone contro la persecuzione delle autorità militari. Quanto a me, nel corso degli ultimi sessantasei anni, in qualità di discepolo di Toda ho fatto fronte a ogni genere di attacco e avversità per realizzare uno straordinario sviluppo di kosen-rufu.
Noi affrontiamo difficoltà e ostacoli perché difendiamo le cause di giustizia e verità: non è possibile ottenere la Buddità senza lottare contro gli ostacoli. Più ci sfidiamo per kosen-rufu, più forza possiamo far sgorgare, maggiore è il numero di nuovi individui capaci che riusciamo a sostenere e di nuovi sentieri di vittoria che riusciamo ad aprire. Insieme ai miei compagni sinceri, credo di averlo ampiamente dimostrato.
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Come giovani di quest’epoca sempre più incerta, vi aspettano problemi senza precedenti e sfide complesse. Ma dal momento che sostenete la Legge mistica fin dalla giovinezza e vivete la vostra esistenza insieme alla SGI, non esiste ostacolo che non possiate superare. Posso dire con totale sicurezza che non esiste alcuna avversità che non potrete trasformare, sulla base del principio buddista di “trasformare il veleno in medicina”.
La fede è il coraggio di non mollare mai. Significa non trascurare mai il potenziale che esiste in voi e negli altri, non smettere di espandere la felicità, non abbandonare la nostra causa, non stancarsi di creare la pace. La fede prima di ogni altra cosa è il coraggio di non smettere mai di diffondere la Legge mistica.
Voi siete i miei discepoli diretti che diverranno “più blu dell’indaco” (cfr. RSND, 1, 547). I vostri risultati saranno sicuramente più grandi dei miei; voi seguirete le mie orme nel condurre lunghe esistenze di grande missione che richiederanno un impegno incrollabile.
Le parole del Daishonin secondo cui «quale gioia potrebbe essere maggiore?» esprimono la vera essenza della fede. Possano le vostre esistenze risuonare con fiducia della stessa convinzione. Vi prego di percepire con calma e senza timore, grazie a una profonda fede, la vera natura di tutti gli ostacoli, poi di superarli con fiducia, saggezza e allegria. Spero anche che entriate in contatto con altre persone vicine e lontane, e che condividiate con loro il cammino della rivoluzione umana, fonte di speranza, realizzazione e gioia senza precedenti.
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L’eminente storico Arnold J. Toynbee (1889-1975) e il cofondatore del Club di Roma Aurelio Peccei (1908-84), con i quali ho portato avanti alcuni dialoghi, immaginarono una nuova religione mondiale che facesse sgorgare il potere innato degli esseri viventi per vincere sulle varie minacce che il nostro pianeta ha di fronte – come la guerra, la povertà e la distruzione ambientale – e costruire una nuova civiltà umana di pace e coesistenza armoniosa.
Siete voi, giovani della SGI, leader del ventunesimo secolo, che infine risponderete alle speranze di questi e altri grandi pensatori. Grazie alla vostra passione ed energia, vi prego di far emergere nuove moltitudini di Bodhisattva della Terra numerosi come le stelle nel cielo notturno, e uniti insieme nello spirito di “diversi corpi, stessa mente”, di aprire la strada al meraviglioso futuro di kosen-rufu mondiale.
In conclusione offro a tutti i miei amati compagni membri queste poesie:
Giovani Soka
di tutto il mondo,
brillate luminosi
come stelle scintillanti,
conquistando una vittoria dopo l’altra!
Siate impavidi!
Perché l’universo
è al vostro fianco.
Con potere infinito,
vivete la vostra esistenza con speranza!
(7 settembre 2013)