Quello che segue è il discorso che Ginevra Geracitano ha pronunciato il giorno della cerimonia di laurea, il 24 maggio di fronte a una folta platea
«Sono onorata di parlare a nome di tutta la classe. L’Università Soka in quattro anni ha cambiato vari aspetti della mia vita; voglio condividere alcune riflessioni maturate in particolare in questo ultimo anno. Guardando indietro ripenso a quei momenti di angoscia durante gli esami in cui mi chiedevo quando sarei crollata, o a quelli trascorsi nella mia stanza con il rimorso per non aver finito i compiti, oppure ai dialoghi profondi con i miei compagni che mi hanno spesso fatto pensare a come fossi fortunata a frequentare una scuola dove gli studenti sono davvero brillanti! Il motto dell’università è “Sostenere un’imponente corrente di cittadini del mondo che si dedicano a contribuire al benessere della società”: pertanto tutti gli studenti sanno che la sfida è davvero grande.
Ogni studente sente che questa scuola rispecchia i suoi ideali di pace e rispetto. Il nostro obiettivo è quello di espandere la nostra vita per diventare individui capaci di abbracciare tutte le persone e tutte le circostanze. Uno scopo nobile, ma impossibile da raggiungere senza affrontare difficoltà. È fondamentale liberarci dai pregiudizi, dalla tendenza a sminuirsi e allenare la nostra capacità di guardare oltre le differenze culturali. Sento che l’Università Soka è stata fondata con lo scopo di insegnarci il meccanismo di questo difficile processo.
Vorrei ringraziare per lo straordinario sostegno che ho ricevuto durante questi anni. Per prima cosa, ringrazio dal profondo del cuore i miei genitori e la mia famiglia per essere stati così incredibilmente incoraggianti, premurosi e rassicuranti anche nei momenti più bui. Sono grata al corpo docenti, all’amministrazione e ai membri dello staff, senza i quali l’esistenza di questo meraviglioso istituto non sarebbe possibile. Uno speciale ringraziamento va al mio relatore che mi ha pazientemente guidato sopportando i miei numerosi ritardi. Infine, le sole parole non possono esprimere quanto io sia felice ed entusiasta di aver avuto l’opportunità di creare meravigliosi legami d’amicizia con i miei compagni, in particolare con gli studenti del mio corso, con i quali ho avuto l’onore di trascorrere quattro anni della mia vita. Non cambierei mai quest’esperienza con niente al mondo».