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Uniti dagli stessi ideali - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 12:35

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Uniti dagli stessi ideali

Comprendere perché il Sutra del Loto è il re di tutti i sutra è alla base della pratica buddista. Non solo ci permette di sperimentare la veridicità della Legge e di affermarne gli ideali, ma ci unisce indissolubilmente al cuore di Shakyamuni e di Nichiren

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Comprendere perché il Sutra del Loto è il re di tutti i sutra è alla base della pratica buddista. Non solo ci permette di sperimentare la veridicità della Legge e di affermarne gli ideali, ma ci unisce indissolubilmente al cuore di Shakyamuni e di Nichiren

«È come il leone, il re di tutti gli animali che si muovono sulla terra, come l’aquila, il re di tutti quelli che volano nel cielo» (Il sutra della vera riconoscenza, RSND, 1, 826)

Il mio maestro e secondo presidente della Soka Gakkai, Josei Toda, mi disse una volta: «La Soka Gakkai, senza dubbio alcuno, conquisterà una posizione di primo piano nel mondo filosofico e religioso. Attingendo all’immenso potere della Legge mistica, saprà formare personalità di valore autentico in ogni ambito della società. La profonda trasformazione di ognuna di esse, cioè la loro rivoluzione umana, contribuirà in modo considerevole alla società del nuovo secolo».
Sicuramente la Soka Gakkai compenetra tutte le filosofie e forme di pensiero e lo dimostra il fatto che più i tempi si fanno difficili, più è in grado di far emergere persone capaci, che con la loro potente luce di speranza illuminano la società.
Quella di oggi è veramente la Soka Gakkai di cui parlava il presidente Toda. Le attività dei nostri membri, che ricercano la felicità per sé e per gli altri col desiderio di costruire una “società a misura d’uomo”, attirano elogi da ogni parte del mondo.
Nichiren Daishonin, parlando del Sutra del Loto, re di tutti i sutra, scrisse: «È come il leone, il re di tutti gli animali che si muovono sulla terra, come l’aquila, il re di tutti quelli che volano nel cielo». In queste parole possiamo cogliere la forte, assoluta convinzione del Daishonin nel potere della Legge mistica. Questo brano del Gosho è tratto da una risposta di Nichiren scritta nel luglio del 1278 alla monaca laica Sennichi, una delle discepole più attive di Sado.
Si dice che il Sutra del Loto sia il re dei sutra. Perché? Perché tra tutti i sutra è l’unico che abbia rivelato in modo chiaro ed esaustivo che ogni essere umano può conseguire la Buddità. Proprio perché il Sutra del Loto indica chiaramente a ogni persona la via per il conseguimento della Buddità, esso può essere considerato il “sutra della speranza”, che consente a tutto il genere umano di attingere all’illimitato potenziale intrinseco alla vita, conducendolo alla felicità.
Questo sutra definisce poi l’obiettivo di kosen-rufu, e perciò può essere considerato “il sutra della pace”, che stabilisce il principio della sacralità della vita e unisce gli esseri umani nell’impegno di costruire un mondo ideale.
Rivela, infine, il principio di non dualità tra maestro e discepolo, il che permette di definirlo “il sutra della vittoria”, che risveglia i giovani alla loro missione di Bodhisattva della Terra e permette all’umanità di prosperare in eterno.
Nel Sutra del Loto è perfettamente descritto lo stato vitale di immensa compassione e saggezza del re leone, ovvero del Budda.
Le persone che praticano il Buddismo abbracciando la Legge mistica potranno avanzare con dignità e senza alcun timore nella vita e nella società, proprio come “il re di tutti gli animali che si muovono sulla terra”. E, proprio come le grandi aquile che danzano nell’immensità del cielo dominando ogni cosa dall’alto, potranno conseguire uno stato vitale elevato e sereno, seguendo l’orbita della gloria e della giustizia.
Da che cosa dipende la grandezza di un essere umano? Non certo dalla sua autorità o reputazione. Tanto meno dalle ricchezze o dai titoli che può avere. Josei Toda affermava: «I difensori di kosen-rufu sono i grandi sovrani dell’umanità. Dobbiamo mantenere questa fermezza di spirito e ricordarci sempre che questo onore è nostro».
La Soka Gakkai, che ha propagato la Legge mistica in centonovantadue paesi, è la straordinaria organizzazione che, secondo la volontà e il mandato del Budda, non ha mai cessato di avanzare verso il grande obiettivo della felicità per tutto il genere umano, ereditando direttamente dal Daishonin la sua compassione. È un insieme di Bodhisattva della Terra, una schiera di veri e propri Budda.
Il presidente Toda diceva anche: «Non rimproverate voi stessi, per nessun motivo!»; «Siate fieri di voi, voi che siete dotati dello stesso stato vitale del Budda originale. Combattete fino in fondo, con animo grande, le battaglie della vostra vita, fino alla vittoria».
Il Budda è colui che ha indicato a tutti gli esseri umani la via per essere capaci di vivere con orgoglio e a testa alta. Poiché siamo dotati della natura di Budda, se ci umiliamo non faremo che umiliare il Budda stesso.
Nichiren ha insegnato: «Recitare Myoho-renge-kyo con la consapevolezza che non esiste alcuna differenza fra Shakyamuni che ottenne l’Illuminazione nel lontano passato, il Sutra del Loto che è la strada dell’Illuminazione di tutti gli esseri, e noi persone comuni, significa ereditare la Legge fondamentale di vita e morte» (L’eredità della Legge fondamentale della vita, RSND, 1, 189).
Vivete fino in fondo, con forza e determinazione, questa vita consacrata alla vostra missione, consapevoli che recitare Daimoku è la più grande delle gioie e che una vita dedicata alla propagazione del Daimoku del Sutra del Loto è la più nobile e dignitosa che possa esserci. Se doveste incontrare qualche difficoltà, ricordatevi sempre il passaggio del Gosho che dice: «E tuttavia non sono scoraggiato» (Gli elementi essenziali per conseguire la Buddità, RSND, 1, 664), ed esercitatevi ancora di più nella pratica buddista con coraggio, vigore e costante impegno (yumyo-shojin).

Raccogliere il coraggio di fronte alle difficoltà

Molti, nel passato avevano letto il Sutra del Loto, ma nessuno come il Daishonin ha subìto le grandi persecuzioni che il sutra descriveva. Nel Gosho Nichiren scrive: «Benché una persona possa abbracciare la Legge mistica e praticare il Buddismo, se nessun nemico si manifesta realmente, le parole del Budda diventeranno false» (GZ, 386).
L’azione di parlare del Buddismo di Nichiren ad altre persone comporta inevitabilmente il manifestarsi di ostacoli e difficoltà. In un’epoca malvagia come l’attuale, non c’è cosa più difficile che dialogare con gli altri per sostenere ciò che è vero.
Il Daishonin incoraggiò così la monaca laica Sennichi: «Chiunque insegni i princìpi del Buddismo agli altri è destinato a incontrare l’odio di uomini, donne, preti e monache. Se vogliono odiare, che lo facciano» (Gli argini della fede, RSND, 1, 558).
Ricevere insulti e calunnie per aver parlato del Buddismo ad altre persone è il più grande degli onori.
Tutte le esperienze spiacevoli che facciamo per la propagazione dell’insegnamento di Nichiren si tramuteranno in benefici. Il Daishonin ci ha dimostrato che difendere con coraggio la verità della nostra fede equivale alla “pratica dell’insegnamento del Budda”. La vita è eterna e il potere della Legge mistica è immenso come l’universo.
Le calunnie o le critiche che possiamo ricevere in quest’esistenza non sono che piccole increspature sulla superficie del mare. Una fede coraggiosa basata su questa convinzione si trasformerà in un’incommensurabile buona fortuna che avvolgerà la vostra vita e quella dei vostri familiari, e le renderà ricche di gloria e benefici.
Questa è la legge buddista di causa ed effetto.
Il presidente Toda ci ha insegnato: «Diventa una persona che, per riuscire a realizzare kosen-rufu, sa rimanere imperturbabile di fronte a qualsiasi cosa».

Come sono coraggiosi i discepoli
che nel viaggio di
kosen-rufu
raccolgono tutte le loro forze
all’appello del loro maestro,
al ruggito del re leone.

Questa poesia me la dedicò il mio maestro nel novembre del 1955.
Proprio come insegna il Daishonin dicendo: «Il cucciolo del re leone diventerà un re leone» (Lettera alla Santa Nichimyo, RSND, 1, 288), il discepolo riesce a fare appello a tutte le proprie forze nel momento in cui sente la voce potente e coraggiosa del maestro. La realizzazione di questa grande unità tra maestro e discepolo permetterà a kosen-rufu di fluire e diffondersi eternamente come lo scorrere potente di un fiume.

Non temere nulla

Avanzare con l’atteggiamento nobile di un sovrano è l’essenza dello spirito della Gakkai che è rimasto immutato dai tempi della fondazione.
Toda un giorno disse: «Noi che desideriamo realizzare la felicità e la prosperità di tutto il Giappone, noi che possediamo uno spirito simile a quello del re leone, possiamo essere orgogliosi di noi stessi. Così diventeremo dei Budda».
Nel mondo della fede non contano i giudizi della gente e neppure la nostra responsabilità nell’organizzazione, e non serve a nulla paragonarsi agli altri. «È il cuore che è importante» (La strategia del Sutra del Loto, RSND, 1, 889).
Il 31 marzo 1951 scrissi nel mio diario: «Viviamo in una società in cui le persone senza una particolare convinzione e senza nessuna base, che non fanno altro che criticare gli altri, sono considerate sagge. Devo tenere a mente che anche se le persone dotate di convinzione e di ideali possono, a prima vista, dare l’impressione di essere passive, alla fine sono quelle forti e felici. Chiunque avanza con un ideale è forte. Sono proprio i venti e le onde che colpiscono le vele della nave di un re quelli più feroci di tutti. Mai esitare o avere paura» (D. Ikeda, Diario giovanile 1949-1960, esperia, pag. 166).
Era il momento in cui, insieme al mio maestro Toda, riuscimmo a risollevare la situazione della sua impresa sprofondata in un vero e proprio baratro. In quel periodo avevo preparato il terreno, facendo tutti i passi necessari affinché Toda potesse accedere alla presidenza della Gakkai.
La vita è lunga e ci possono essere momenti in cui le cose non vanno come vorremmo, ma se manteniamo con tenacia la determinazione di vincere, di non arrenderci anche nelle situazioni più difficili, un futuro luminoso sicuramente ci attende. Questo perché abbracciamo la suprema filosofia del Buddismo del Daishonin, la filosofia più grande e profonda che esista, e abbiamo una fede in grado di trasformare ogni veleno in medicina.
Ogni forte preghiera e ogni azione basata su di essa saranno trasmesse e comprese in modo naturale dal Gohonzon, che attiverà le funzioni protettrici dell’universo. In particolare sarà importante per i responsabili impegnarsi con coraggio nei dialoghi per la diffusione del Buddismo. Tutti gli sforzi compiuti in direzione di quest’obiettivo con lo spirito del re leone accresceranno il potere del Budda e disperderanno le funzioni demoniache. Io sono il discepolo del grande leader e mae­stro, che non ha uguali al mondo, Josei Toda. Per il bene di kosen-rufu ho sempre parlato della grandezza e del vero comportamento del mio maestro. L’ho sempre ribadito, ripetendolo continuamente. Poiché questo è lo spirito della propagazione e di kosen-rufu.
«La voce compie il lavoro del Budda» (Insegnamenti orali, GZ, 708).
Per questa ragione è importante parlarne in ogni occasione possibile. Se si comincia a tacere, l’oscurità prevarrà su ciò che è giusto. Il coraggio che ci permette di affermare sempre e ovunque la veridicità del Buddismo di Nichiren darà impulso, come nel moto delle onde che si rincorrono e si spingono, al processo che ci porterà alla vittoria.
Il mio maestro mi diceva spesso: «Noi siamo in grado di sperimentare il potere della Legge buddista e conosciamo l’insegnamento corretto che la Gakkai sostiene e diffonde; e proprio per questo siamo più forti di qualsiasi avversario».
Le riunioni di discussione sono il punto di partenza per intavolare un dialogo basato su questa convinzione. Attualmente, figure di grande rilievo a livello mondiale osservano attentamente il moltiplicarsi delle nostre riunioni di discussione ed elogiano le attività della Soka. Avanziamo quindi sempre più sereni e gioiosi sul maestoso cammino che conduce alla vittoria nella vita, in qualità di «sovrani del mondo religioso», proprio come ha dichiarato il presidente Toda.
Miei cari compagni di fede della Soka Gakkai, continuate a vincere, procedendo maestosamente «come il leone, il re di tutti gli animali che si muovono sulla terra, come l’aquila, il re di tutti quelli che volano nel cielo»!

Tutti voi
siete a me uniti
nella gioia del glorioso cammino
coraggiosi e forti come il re leone.

(14 gennaio 2013)
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Il presidente Ikeda in visita all’Università Soka

La mattina del 29 giugno scorso Daisaku Ikeda, fondatore del sistema scolastico ispirato ai princìpi Soka, si è recato presso il campus dell’Università Soka, a Tokyo, dove ha visitato l’edificio della scuola infermieri inaugurato questa primavera, il nuovo Centro per gli studenti e l’edificio centrale dell’Uni­versità che è ancora in costruzione (vedi foto).
Il presidente Ikeda ha condiviso con il rettore e il direttore generale la gioia di vedere che il campus è basato sullo spirito di essere al servizio degli studenti e ha espresso profonda gratitudine per tutti coloro che lavorano a tal fine.
In questa stessa occasione ha espresso il sincero augurio di crescita e di vittoria dei suoi amati studenti.

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