Se vogliamo vedere un cambiamento bisogna partire da noi stessi; ognuno, basandosi sul proprio miglioramento personale, può trasformare qualsiasi cosa. Ogni situazione è un’opportunità per creare qualcosa di nuovo
Lo scorso maggio ho partecipato ad alcune riunioni della Divisione futuro, in occasione del primo anniversario della sua fondazione in Italia.
Sono rimasto molto colpito dalla forza, dalla sincerità, dall’entusiasmo di questi ragazzi che stanno emergendo numerosi in tutte le regioni.
In particolare, mi ha colpito una ragazza che, nel raccontare la sua esperienza, ha detto: «Quando mi hanno invitata a questo meeting non c’era nessuna speranza di partecipare, perché ci voleva l’autorizzazione scritta di entrambi i genitori. Mia mamma ha firmato subito, ma mio padre non era d’accordo; io però ci tenevo molto a venire. Nel frattempo mi hanno regalato un libro che racconta di un bambino che voleva andare in un’isola lontana, e grazie al suo forte desiderio ci riuscì. Siccome anch’io avevo questo forte desiderio, ho iniziato a recitare Daimoku per realizzarlo. Fino all’ultimo mio padre non era convinto di mandarmi, ma io ho continuato a recitare e a crederci, e se oggi sono qui è grazie al Gohonzon. Con questa esperienza ho capito che se hai un desiderio devi crederci fino in fondo e recitare senza dubbi, perché sicuramente si realizzerà!».
Sono veramente contento della crescita dei nostri giovani e giovanissimi! Sono il tesoro del futuro. Sensei scrive: «Quando cominciano a emergere i giovani, si apre una nuova era. È essenziale far crescere giovani di valore. Da ciò dipende la vittoria nel futuro» (Daibyakurenge, giugno 2013).
È importante che noi adulti incoraggiamo i nostri preziosi giovani, li lodiamo e sosteniamo al cento per cento con calore. Per fare questo ci vuole un rispetto profondo, gli uni verso gli altri.
A volte gli uomini tendono a decidere da soli, non ascoltano le donne, non le rispettano, anche se il presidente Ikeda chiede alla Divisione uomini di rispettare le opinioni delle donne. Dovremmo cercare di mettere in pratica le guide del nostro maestro con la decisione di migliorare sempre.
Nell’attività di ogni giorno ci sono ancora tante cose da sistemare. Se vogliamo vedere un cambiamento bisogna partire da noi stessi; ognuno, basandosi sul proprio miglioramento personale, può trasformare qualsiasi cosa. Ogni situazione è un’opportunità per creare qualcosa di nuovo.
Cerchiamo di chiarire bene qual è l’obiettivo di ogni attività: cosa vogliamo trasmettere, che tipo di decisione c’è alla base? A volte siamo noi responsabili, con il nostro modo di fare, che allontaniamo le persone. Bisogna riuscire a far partecipare tutti attivamente, fare in modo che ogni persona venga volentieri alle nostre riunioni.
La vita è in continuo divenire, perciò bisogna ricercare un miglioramento costante. Nella società le cose vanno sempre peggio, di giorno in giorno si spegne la speranza, le persone si lasciano andare. Per vincere su questa tendenza negativa, su questo senso di apatia e rassegnazione, ci vuole l’”unico bene”: recitare Nam-myoho-renge-kyo con fede, per la propria e altrui felicità.
Nichiren Daishonin scrive: «Praticare gli insegnamenti di questo sutra senza fede è come entrare in una montagna piena di tesori senza mani [per raccoglierli] o come cercare di compiere un viaggio di mille miglia senza gambe. Afferra la fede che ti è lontana attraverso la prova concreta che ti è vicina» (Lettera a Horen, RSND, 1, 454).
Andare controcorrente è difficile, ci vuole una grande forza. La persona che decide si alza da sola. Non bisogna pensare che poiché facciamo Gongyo, Daimoku e attività, tutto andrà bene… Se vogliamo cambiare la situazione, se vogliamo che i nostri gruppi crescano, bisogna decidere, recitare Daimoku con fede per tirare fuori tutte le nostre capacità e darci da fare per realizzare. Allora, sicuramente, i benefici saranno immensi.