(romanzo di Thomas Henry Hall Caine)
L’8 febbraio 1951 si riunì un piccolo gruppo di giovani brillanti, selezionati personalmente da me, per una riunione di studio con Toda. Eravamo solo quattordici persone, ma a quel tempo non c’erano molti membri davvero affidabili. Così cominciò la formazione con Toda. Il primo romanzo che affrontammo fu La città eterna dell’inglese Hall Caine (1853-1931), che racconta delle vite e delle lotte di un gruppo di giovani rivoluzionari. Una scelta di questo tipo rifletteva l’idea di Toda che dovessimo far nostro l’obiettivo di creare una città eterna, una fortezza. […]
La città eterna è ambientato a Roma nel 1900. Un gruppo di giovani rivoluzionari guida il popolo nella sollevazione contro la tirannia, lottando risolutamente contro l’oppressione delle autorità religiose e secolari. Davide Rossi è uno dei loro capi, nella Gakkai sarebbe come un responsabile della Divisione giovani. Questi giovani rivoluzionari accarezzano l’ideale di una repubblica del genere umano, basata sulla convinzione che tutte le persone hanno uguali diritti, analoga anche alla nostra filosofia umanistica Soka.
Per creare la loro “città eterna”, quei giovani sopporteranno un rigido inverno di avversità e, con imperituro amore verso i loro compagni, avanzeranno in una gioiosa primavera di vittoria. Toda usò questo romanzo per infondere in noi lo spirito che sta alla base della Soka Gakkai. Era davvero un grande maestro. […]
Davide Rossi ha un compagno di nome Bruno Rocco. Bruno respinge le spregevoli insinuazioni fatte dai loro nemici sul conto del suo amico e, mantenendosi leale fino alla fine, muore sussurrando: «Lunga vita a Davide Rossi!». È una scena memorabile e molto importante nel romanzo, nella quale Bruno rifiuta di tradire i suoi compagni e sacrifica la sua vita per proteggerli.
Al mondo d’oggi, vediamo persone completamente diverse, disposte a vendere i propri amici per conquistarsi qualche favore o profitto personale. Toda aveva un’intenzione profonda, quando ci chiese di leggere questo libro. Ho sempre cercato a tutti i costi di vivere agendo secondo le aspettative di Toda. […]
Nella Città eterna leggiamo: «Un trono che abbia una base ampia, che poggia sull’amore delle persone è forte e giusto». Le persone sono la cosa più importante. È possibile aprire una grande strada solo su basi solide e nulla è più importante della gente (NR, 375, 6).
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Il valore dell’amicizia
di Camilla Bonino
La pubblicazione di questo libro è stata il frutto di un lavoro di ricerca giovani dell’allora gruppo Leonardo di Milano che porterò per tutta la vita nel cuore. Quando finalmente il libro è uscito l’ho letto tutto di un fiato e poi l’ho riletto altre tre volte nel corso degli anni!
Mi ha aiutata ad approfondire il significato dell’esortazione del presidente Ikeda a non tradire mai i nostri compagni e il valore profondo dell’amicizia; cosa significa riuscire a mettere al primo posto il bene degli altri, anziché pensare solo a proteggere se stessi.
Ma una cosa è capire, una cosa è interiorizzare e poi mettere in pratica. Sono stata per tanti anni una persona molto egoista, più che altro perché spaventata, e per questo ho sempre cercato di preservare me stessa, rovinando così rapporti d’amicizia, rapporti lavorativi e legami familiari. Da un po’ di tempo a questa parte, stufa di questo aspetto della mia vita, ho iniziato a pregare il Gohonzon per far emergere dalla mia vita la stessa lealtà e lo stesso coraggio di Davide e Bruno, che non credevo di possedere. Questa preghiera sincera mi ha permesso di affrontare con coraggio le mie paure e trasformare questa mancanza di coraggio nel grande desiderio di creare armonia a qualsiasi costo!