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La carica delle 101 - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 17:45

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La carica delle 101

Flavia e Claudia sono corresponsabili e quando decidono di sfidarsi in una lotta apparentemente impossibile si trovano a fare i conti con la paura e la sfiducia insite nella vita di ciascuna. Ma l’unità e il Daimoku saranno la ricetta giusta per decidere ogni volta e vincere

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Flavia e Claudia sono corresponsabili e quando decidono di sfidarsi in una lotta apparentemente impossibile si trovano a fare i conti con la paura e la sfiducia insite nella vita di ciascuna. Ma l’unità e il Daimoku saranno la ricetta giusta per decidere ogni volta e vincere

Flavia: Nel 2010 durante un corso in Giappone la responsabile della Divisione giovani donne mi disse che la chiave per realizzare un obiettivo numerico senza precedenti era creare intorno a esso tanta unità, fare in modo che più persone possibili lo condividessero.

Claudia: Lo scatto è stato decidere che questa era un’esperienza di tutte, nessuna esclusa e metterci come data di scadenza per la realizzazione il 16 marzo, giorno di kosen-rufu.

Flavia: Il 14 febbraio ancora non avevamo raggiunto neanche metà dell’obiettivo e io il giorno dopo sarei partita per il corso della regione Sicilia dove avrei dovuto parlare sul tema della propagazione, proprio nel giorno dell’anniversario della morte del mio più caro amico: lo shakubuku più difficile della mia vita. Non aveva mai voluto praticare, ma aveva scelto di morire con me vicino mentre recitavo Daimoku. Quel giorno avevo incontrato i suoi due giovani nipoti in preda a una violenta crisi di sofferenza. Avrei voluto parlare loro del Buddismo ma non potei farlo e nei giorni seguenti recitai Daimoku affinché prima o poi incontrassero il Gohonzon. Bene, proprio “quel” 14 febbraio sono andata a conoscere una giovane donna che aveva iniziato a praticare da poco: si trattava della nipote del mio amico! Così al corso della Sicilia ho potuto raccontare questa esperienza. Il mio desiderio era che lei si unisse alle giovani donne del nostro territorio: lei ha cominciato subito a praticare con regolarità e ha ricevuto il Gohonzon! È stato come se lo avesse ricevuto il mio amico.

Claudia: Anch’io ho partecipato al corso della Sicilia dove ho deciso di trasformare, vedendolo con chiarezza, il mio meccanismo di autodistruzione e cioè il non riuscire a riconoscere nessun aspetto positivo della mia vita, o vederlo e distruggerlo subito, per restare nel pensiero di non avere valore.

Flavia: Ma quando sembrava tutto facile, il demone ha provato “di brutto” a distruggere l’unità tra di noi: si è manifestata nella vita di ognuna la sua paura più grande, con un intreccio tra noi davvero disorientante.

Claudia: In quei giorni la mia vita si è sgretolata, quelle che consideravo certezze non c’erano più. Era il dubbio nella fede: non vedevo la mia Buddità.

Flavia: Abbiamo deciso contemporaneamente, ma senza essercelo dette, di fare uno sforzo straordinario nella quantità di Daimoku giornaliero.

Claudia: Con questa grande quantità di Daimoku e impegnandomi al massimo in tutto il resto ho percepito che non c’era differenza tra la mia vita quotidiana e l’attività.

Flavia: Mi sono sforzata di non cedere al dubbio, alla mente che mi diceva che era impossibile e che se non realizzavamo, sarebbe andato bene lo stesso. Oltre allo sforzo straordinario di Daimoku abbiamo anche agito in modo straordinario: siamo andate a trovare tutte le principianti sforzandoci di pensare solo alle cause, senza guardare gli effetti che in quel momento ci dicevano che non avremmo mai raggiunto l’obiettivo.

Claudia: Il Daimoku in quel momento era l’unica cosa che riuscivo a fare. Mi sono sfidata a realizzare l’impossibile in ogni aspetto e ho finalmente visto i forti legami di amicizia che da tempo cercavo, ma che non vedevo. Ho deciso di prendermi cura di me iscrivendomi in piscina seguendo le parole di Nichiren:«Prenditi cura di te e non affliggere la tua mente». Ho capito che la Claudia della distruzione non ha più posto nella mia vita perché c’è la Claudia piena di valore che realizza l’impossibile; una Claudia insostituibile. Come dice il presidente Ikeda: «Sentirsi differenti dagli altri significa aver scelto la propria strada».

Flavia: Proprio il 16 marzo abbiamo coronato il nostro sogno e realizzato centouno giovani donne, mantenendo la promessa fatta nel nostro cuore a sensei. Con questa storia abbiamo imparato che è davvero grazie al karma individuale che si possono trasformare le situazioni e vincere.

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