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Diffondere la gioia in ogni persona - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 16:32

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Diffondere la gioia in ogni persona

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La futurologa americana Hazel Henderson, una mia cara amica, ha detto sorridendo che per tracciare un sentiero bisogna semplicemente avere il coraggio di fare un primo passo, e poi un altro, e poi un altro ancora. Soffermarsi sul passato non produce nulla. Stare passivamente seduti in silenzio non cambia le cose. Invece, intraprendere azioni energiche fa nascere la speranza e parlare con coraggio risveglia la forza interiore.
I nostri membri si dedicano attivamente alla felicità degli altri e si sforzano per il benessere delle loro comunità. Mentre si incoraggiano e si sostengono a vicenda con allegria, s’impegnano instancabilmente nel dialogo per realizzare un mondo di pace e fortuna basato sugli ideali umanistici del Buddismo di Nichiren Daishonin. La nobile e incoraggiante rete della Soka Gakkai non ha eguali.
Il 28 aprile 1253 risuonò nell’aria una dichiarazione fondamentale, dotata del potere d’illuminare la vita di tutta l’umanità. Per la prima volta Nichiren Daishonin proclamò il suo insegnamento di Nam-myoho-renge-kyo, che dalla provincia natia di Awa avrebbe riecheggiato nell’eterno futuro dell’Ultimo giorno della Legge. Per il resto della vita il Daishonin continuò a proclamare l’insegnamento corretto, ben conscio delle inevitabili persecuzioni che avrebbe dovuto affrontare. In Ripagare i debiti di gratitudine scrive: «Se ora mi preoccupassi di risparmiare la mia vita, in quale futura esistenza conseguirei la Buddità? In quale futura esistenza sarei mai in grado di salvare i miei genitori e il mio maestro? Con questo pensiero costante, decisi d’iniziare a parlare chiaramente» (RSND, 1, 650). Come membri della SGI che lottano per kosen-rufu, stiamo portando avanti oggi lo stesso spirito altruista dimostrato dal Daishonin a partire dalla proclamazione di Nam-myoho-renge-kyo. Impegnarsi nella lotta per kosen-rufu può comportare molte difficoltà e i nostri tempi possono essere frenetici, ma non c’è altra strada per conseguire la Buddità in questa esistenza né altro modo per ripagare il debito di gratitudine verso i nostri insegnanti o maestri nel Buddismo e portare veri benefici ai nostri genitori.
Quando il Daishonin proclamò per la prima volta il suo insegnamento, quel giorno nella provincia di Awa, non lo fece di fronte a un’ampia platea di persone ma solo davanti a un piccolo gruppo (cfr. RSND, 1, 580). Le nostre riunioni di discussione, che sono incontri in piccoli gruppi, e i nostri sforzi a livello locale per dialogare con le persone attorno a noi e aiutarle a creare un legame con il Buddismo, proseguono questa tradizione iniziata da Nichiren Daishonin stesso.
Il mio maestro, il secondo presidente della Soka Gakkai Josei Toda, ha detto: «Quando ci dedichiamo completamente al grande voto di kosen-rufu la nostra vita brilla della stessa potenza, buona fortuna e benefici che caratterizzavano la vita del Daishonin, ed è colma della stessa gioia sconfinata che egli sentiva. Avere fede nel Buddismo di Nichiren Daishonin significa avere un coraggio indistruttibile. La fede coraggiosa di un singolo individuo apre la strada alla vittoria in ogni cosa».
Questa convinzione, questo orgoglio e questa gioia sono il cuore dello spirito eterno della Gakkai. Mentre avanziamo verso il 3 maggio, giorno della Soka Gakkai, manifestiamo uno stato vitale ancora più alto e luminoso.
Il 28 aprile 1960, pochi giorni prima della mia nomina a terzo presidente, ho promesso insieme ai rappresentanti del capitolo Bunkyo di Tokyo, con i quali avevo un profondo e significativo legame: «Facciamo nuovi passi avanti in Giappone e in tutto il mondo! Lottiamo e vinciamo insieme per tutta la vita!». Con questo impegno nel cuore, un membro della Divisione uomini continuò a progredire fino a diventare il primo responsabile del capitolo di Toshima. Aveva deciso di condividere con il maggior numero di persone possibile la gioia di aver superato una grave malattia e un fallimento finanziario, mostrando la forza coraggiosa di chi dedica la vita alla Legge mistica: così, per tre mesi di seguito, da giugno ad agosto del 1962, guidò il capitolo di Toshima fino a realizzare la sua massima crescita in termini di nuove adesioni.
Nichiren Daishonin scrive di come la gioia della Legge si diffonda da persona a persona, e di come anche solo sentire la voce di qualcuno che gioisce possa permettere a un altro di gioire a sua volta (cfr. RSND, 1, 60).
Facciamo oggi un altro passo avanti. Recitiamo con forza Nam-myoho-renge-kyo, che è «la più grande di tutte le gioie» (GZ, 788) impegnandoci a dialogare con un amico dopo l’altro, e festeggiamo il settecentosessantesimo anniversario della proclamazione dell’insegnamento del Daishonin adornando il nostro movimento con ulteriori straordinari progressi.

Il ruggito di un leone
risuona di verità:
la vostra voce può liberare
gli amici dalla sofferenza
e illuminare tutta la società.

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