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"Cosa vorrei sapere sul Gohonzon": una rettifica - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 13:46

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    “Cosa vorrei sapere sul Gohonzon”: una rettifica

    Come annunciato nello scorso numero, l’Istituto Buddista ha deciso di fornire una nuova stesura della risposta alla prima domanda pubblicata a pag. 23 del n. 504 che si prestava a fraintendimenti, nella speranza di dissipare i dubbi e le perplessità che alcuni lettori ci hanno manifestato

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    Come annunciato nello scorso numero, l’Istituto Buddista ha deciso di fornire una nuova stesura della risposta alla prima domanda pubblicata a pag. 23 del n. 504 che si prestava a fraintendimenti, nella speranza di dissipare i dubbi e le perplessità che alcuni lettori ci hanno manifestato

    Si possono utilizzare riproduzioni del Gohonzon (riprese da internet, fotografate o fotocopiate)?

    No, nel modo più assoluto. E, dal punto di vista della legge di causa ed effetto che crea il nostro karma, è un’azione che produce un effetto molto negativo. Anche se è fatta in buona fede o con un’intenzione sincera. Su internet si trovano anche applicazioni pseudobuddiste: lo scopo di coloro che le diffondono è essenzialmente quello di lucrare sfruttando i membri della Soka Gakkai, senza avere il minimo rispetto per il profondo significato dell’oggetto di culto iscritto da Nichiren Daishonin e per la pratica buddista da lui stabilita.
    Nel momento in cui i membri della Soka Gakkai utilizzano per la loro pratica quotidiana quelle applicazioni e immagini, stanno cadendo in una pratica buddista formale e pertanto priva di efficacia. Scrive a questo proposito Daisaku Ikeda: «Nichiren Daishonin afferma di aver iscritto il Gohonzon come “il vessillo della propagazione del Sutra del Loto”. In altre parole è l’oggetto di culto per kosen-rufu, per realizzare una vasta propagazione della Legge mistica. Nel Reale aspetto del Gohonzon si legge: “Com’è straordinario che […] Nichiren sia stato il primo a iscrivere questo grande mandala come il vessillo della propagazione del Sutra del Loto, mentre anche grandi maestri come Nagarjuna, Vasubandhu, T’ien-t’ai e Miao-lo non furono in grado di farlo!” (RSND, 1, 737). La Soka Gakkai sta propagando questo “oggetto di culto per kosen-rufu” che il Daishonin, sopportando grandi persecuzioni, iscrisse per le persone dell’Ultimo giorno» (D. Ikeda, Il mondo del Gosho, 1, 307).
    Per questo si può dire che il Gohonzon trova il suo profondo significato solo all’interno della Soka Gakkai, nell’”armoniosa comunità dei credenti” che è impegnata nella realizzazione di kosen-rufu, cioè nella diffusione mondiale del Gohonzon stesso. Scrive ancora Ikeda: «Come afferma il Daishonin nella conclusione de L’oggetto di culto per l’osservazione della mente, il Gohonzon incarna la compassione del Budda. Tuttavia, se lo preghiamo senza agire concretamente per kosen-rufu, l’immensa compassione del Budda originale non si trasmetterà alla nostra vita. È quando abbiamo “la stessa mente di Nichiren” e diventiamo suoi discepoli, cioè ci battiamo per kosen-rufu con la sua stessa determinazione, che questa immensa compassione scorre dentro di noi come un grande fiume» (Ibidem, 330).

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