El Paso, Texas, giugno 1996
Nel giugno del 1996, il presidente della SGI Daisaku Ikeda si imbarcò per un viaggio di un mese negli Stati Uniti e in America Latina. Il suo itinerario includeva una visita a Cuba, su invito del ministro della Cultura. In quel periodo le relazioni diplomatiche tra Stati Uniti e Cuba erano piuttosto tese. Tuttavia all’Avana Daisaku Ikeda ebbe un incontro con il presidente cubano Fidel Castro e gli parlò del suo desiderio di costruire ponti di pace e cultura che avvicinassero tra loro i paesi del mondo. Dopo Cuba volò in Costa Rica, il primo paese ad avere sciolto il proprio esercito; nella capitale, San José, inaugurò la mostra “Le armi nucleari, una minaccia per il nostro mondo” sostenuta dalla SGI e incontrò diversi alti ufficiali del governo. Sul volo di ritorno, l’aeroplano fece una breve sosta a El Paso, in Texas. Oltre la pista, bagnata da un temporale di passaggio, il cielo blu risplendeva. In quel momento Daisaku Ikeda scattò questa foto. Presto sarebbe comparso l’arcobaleno.
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Non c’è altra via che quella della pace (aprile 2007)
C’è una via che gli uccelli seguono
quando volano liberi nel cielo.
C’è una via che i pesci seguono
quando nuotano liberi nell’acqua.
C’è una via che le stelle seguono
quando transitano nell’universo.
E c’è una via nei princìpi
che gli umani dovrebbero seguire.
Non c’è altra via che la via della pace.
Cominciamo da ciò che sappiamo fare.
Avanziamo, anche di un solo passo.
Scaliamo questa montagna, guadiamo questo fiume!
Attraversiamo questi campi, saliamo la collina!
Corriamo verso la città e parliamo con i nostri amici!
Certi che meravigliosi amici all’unisono con noi,
un giorno seguiranno i nostri passi.
Se non c’è speranza, creiamola.
Se il mondo attorno a noi è buio,
diventiamo il sole che illumina tutto.
La felicità non si ottiene inseguendola.
La felicità è di chi vive con coraggio e tenacia.
La pace arriverà per gli esseri umani
quando condurranno vite di saggezza e onestà.
La pace non è qualcosa di lontano, è dare attenzione
e valore a ogni singolo individuo.
È donare gioia, non sofferenza, alle nostre madri.
È raggiungere anche coloro che sono diversi da noi.
È avere la saggezza di riconciliarsi
dopo una discussione.
Proteggere la bellezza della nostra natura
è alimentare una cultura ricca,
è rifiutarsi di costruire la propria felicità
sulla sventura degli altri.
È condividere gioia e sofferenze delle altre persone.
Chi sa portare felicità ai suoi amici
è esperto nell’arte della felicità.
Chi sa portare pace nella società,
è un inviato di pace.