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Per tutta la vita!? - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 15:59

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    Per tutta la vita!?

    Desideravo ricevere il Gohonzon per trasformare la mia vita e sono stato fortunato perché le persone a me vicine mi hanno sostenuto instancabilmente, credendo in me e nelle mie potenzialità

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    Desideravo ricevere il Gohonzon per trasformare la mia vita e sono stato fortunato perché le persone a me vicine mi hanno sostenuto instancabilmente, credendo in me e nelle mie potenzialità

    Quando avevo vent’anni il mio amico Andrea mi parlò del Buddismo, cosa che mi incuriosì subito. Mi sembrava una filosofia molto concreta, bastava solo provare a recitare Nam-myoho-renge-kyo e vedere se lo stato vitale sarebbe cambiato. In quel momento la mia vita era centrata sull’utilizzo di sostanze stupefacenti e su amicizie coltivate più per interesse che altro, ma stavo bene. Non stavo cercando nulla per cambiare la mia condizione ma poi, appena avuta l’occasione, l’ho sfruttata tutta. La voglia di fare Daimoku è stata immediata e già due giorni dopo Andrea mi ha accompagnato davanti al Gohonzon. Dopo i primi venti minuti di recitazione stavo benissimo e non potevo negare che quel poco che mi avevano spiegato di Buddismo risultava essere vero. Iniziai a recitare Daimoku tutti i giorni e a fare un’infinità di domande e Andrea, la sua famiglia e altri amici non si sono risparmiati nel dedicarmi tempo e incoraggiamenti. In pochi giorni il legame di amicizia tra noi era diventato fortissimo e vero. Godendo di quei benefici interiori decisi di praticare seriamente iniziando a recitare Gongyo mattina e sera. Dopo quindici giorni così intensi per la prima volta il mio corpo rifiutò le droghe che ancora assumevo e passai una notte tra incubi, attacchi di panico e malori più o meno gravi. La mattina seguente decisi di non toccare più alcuna droga, sostenuto da chi mi era vicino e da quella nuova forza nel cuore. Furono momenti difficili, mi trovai ad affrontare crisi di astinenza e tanta sofferenza. Venivo costantemente incoraggiato da Andrea e dal gruppo a trasformare tutto con il Daimoku, offrendomi tante occasioni per recitare insieme.
    Dopo un paio di settimane decisi di ricevere il Gohonzon. Lo dissi ad Andrea, che non mi prese molto sul serio. La cerimonia di consegna era l’ultima domenica del mese e credevo che bastasse presentarmi al Centro culturale per ricevere il Gohonzon, ma in realtà c’erano da fare tante altre cose, come preparare la situazione in casa nel migliore dei modi. Incontrai Cristina, la mamma di Andrea, a cinque giorni dalla consegna, mi chiese come stavo e io risposi: «Bene! Domenica ricevo il Gohonzon». Lei, molto sorpresa, mi chiese se avevo riempito la scheda, comprato il mobiletto e via dicendo, io risposi semplicemente: «No». La sera mi invitò a casa sua insieme ai miei responsabili che mi regalarono butsudan e accessori, firmai la scheda ed ero pronto. Nel corso della cerimonia qualcuno disse: «Congratulazioni per aver deciso di praticare tutta la vita». Mi prese un colpo perché non era proprio la mia determinazione, allora pensai semplicemente: «Alle brutte lo riporto…».
    Desideravo ricevere il Gohonzon per trasformare la mia vita e sono stato fortunato perché le persone a me vicine mi hanno sostenuto instancabilmente, credendo in me e nelle mie potenzialità.
    Adesso sono sei anni che pratico il Buddismo e ogni giorno cerco di mettere il Gohonzon al centro della mia vita. Con gioia riesco ad affrontare ogni situazione che mi si para davanti.
    Il Gohonzon, il presidente Ikeda e tutti i membri mi stanno insegnando a vincere in ogni aspetto della mia vita.

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