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Dialoghi gioiosi, pieni di convinzione e speranza per il futuro - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 11:52

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Dialoghi gioiosi, pieni di convinzione e speranza per il futuro

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«In qualunque circostanza ci troviamo, viviamo la nostra gioventù, la nostra vita, senza farci mai sconfiggere!». Questo è lo spirito che condividono le donne e le giovani donne della SGI. Quale profonda filosofia e quale fiera convinzione sono racchiuse in queste parole!
Nella Raccolta degli insegnamenti orali Nichiren Daishonin afferma: «Si diventa consapevoli del veicolo del Budda dentro se stessi e si entra nel palazzo di se stessi. Recitare Nam-myoho-renge-kyo è ciò che significa entrare nel palazzo di se stessi» (BS, 124, 52). Il “palazzo della felicità” non si trova in qualche luogo remoto. È nella nostra vita. La nostra stessa vita è quel palazzo.
Anche nelle situazioni più difficili o dolorose, se recitiamo Nam-myoho-renge-kyo la nostra vita si fonderà con la Legge mistica diventando un tutt’uno con essa. Potranno allora emergere in noi la forza di andare avanti e il coraggio per continuare a vivere.
Il Sutra del Loto spiega: «Non vi è salvezza nel triplice mondo; esso è come una casa in fiamme, pieno di innumerevoli sofferenze, un luogo che incute timore» (SDL, 120, [89]). Specialmente nell’Ultimo giorno della Legge, in un mondo afflitto da continui sconvolgimenti e disastri naturali, come dice chiaramente il Daishonin «anche le persone di gran cuore diventeranno meschine e coloro che ricercano la via nutriranno opinioni errate» (Un padre abbraccia la fede, RSND, 1, 749).
In un’epoca del genere, gli sforzi che i membri della SGI profondono nel dialogo, andando incontro alla gente, continuano ad aprire le porte di incrollabili “palazzi di speranza” nel cuore di innumerevoli persone. È dalle nostre preghiere e dal nostro desiderio sincero di rendere felici le persone che scaturiscono le parole di incoraggiamento che rendono efficaci tali sforzi. Nella società odierna, inondata di parole crudeli che feriscono, ingannano, lacerano il cuore degli individui, alienandoli e dividendoli, la nostra sfida è unire tutte le persone con una calorosa, sincera, traboccante benevolenza.
Nichiren ci ha insegnato che: «”Gioia” significa che se stessi e gli altri insieme provano gioia. […] sia se stessi che gli altri insieme troveranno gioia nel possesso della saggezza e della compassione» (Raccolta degli insegnamenti orali, BS, 118, 50). Esattamente in questo modo, i nostri preziosi compagni di fede in Giappone e nel mondo intero, proprio come una melodia che si diffonde nell’aria, espandono una rete di saggezza e compassione attraverso i loro dialoghi gioiosi, intessuti di convinzione e speranza per il futuro.
Come Shakyamuni affermò a proposito del Sutra del Loto, ovvero che «nel mondo dovrà fronteggiare molta ostilità e sarà difficile credervi» (SDL, 287, [271]), in molti casi anche noi, cercando con grandi sforzi e spirito sincero di diffondere il corretto insegnamento buddista, incontreremo persone dalle menti chiuse che reagiranno opponendosi ostinatamente.
Tuttavia, il secondo presidente della Soka Gakkai Josei Toda, grande maestro della propagazione, affermò: «Non esistono preoccupazioni più nobili di quelle del Budda che si tormenta pensando a come diffondere la Legge mistica, a come rendere felici le persone, a come promuovere kosen-rufu». Secondo il principio per cui “le illusioni e i desideri sono Illuminazione”, questi nostri sforzi ci permetteranno di rafforzare in profondità lo stato vitale del Budda e di accumulare così un’immensa buona fortuna.
Ai tempi pioneristici del nostro movimento, una donna della prefettura di Yamagata, mentre cercava di far fronte alle difficoltà economiche della famiglia lavorando a cottimo fino a tarda notte, insieme al marito viaggiava in lungo e in largo per tutta la vasta regione dedicandosi alle attività per kosen-rufu. Dopo aver superato il dolore della perdita di due figli e incoraggiato costantemente le persone intorno a lei che lottavano per fronteggiare una serie di calamità naturali, oggi, a novant’anni, continua a impegnarsi imperturbabile per la causa di kosen-rufu. Un giorno ha dichiarato: «Non sono le ricchezze o il potere nella società a rendere brave le persone nel fare shakubuku, nell’offrire cioè agli altri una felicità che trascende le tre esistenze di passato, presente e futuro. Desidero semplicemente che le persone che conosco, nei loro momenti più dolorosi, sappiano di poter contare su di me e sui membri della Soka Gakkai. Quando penso che tutti gli esseri umani nel profondo della vita ricercano la Legge mistica, la forza di incoraggiarli sorge naturalmente dentro di me».
Il grande scrittore Victor Hugo, ne I miserabili, afferma: «La gioia che ispiriamo ha questo d’incantevole, che, anziché indebolirsi come ogni altro riflesso, ritorna su di noi più vivida».
Impegniamoci dunque insieme a far risplendere ancora di più la gioia suprema della vita e a edificare un’indistruttibile cittadella di persone capaci!

In qualsiasi epoca,
apriamo gioiosamente
il cammino della vittoria,
incoraggiandoci
e sostenendoci a vicenda.

(traduzione di Marcella Morganti)

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