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Per me e per gli altri - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 15:37

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Per me e per gli altri

Fabrizio Gelera, Almese (TO)

I mesi trascorrevano senza l’ombra di un lavoro. Determinai ancora una volta di dedicare la mia vita a kosen-rufu: se volevo ottenere un risultato straordinario dovevo impegnarmi in maniera straordinaria

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I mesi trascorrevano senza l’ombra di un lavoro. Determinai ancora una volta di dedicare la mia vita a kosen-rufu: se volevo ottenere un risultato straordinario dovevo impegnarmi in maniera straordinaria

Ad agosto 2013 sono rimasto senza lavoro: l’azienda presso cui lavoravo ha chiuso e, come se non bastasse, ho scoperto che non mi avevano versato i contributi previdenziali, togliendomi la possibilità di accedere agli ammortizzatori sociali. Si aprì davanti a me il dramma: a cinquantadue anni quale futuro lavorativo potevo avere vista la profonda crisi economica?
Iniziai a cercare un nuovo lavoro, ma senza esito, anche se il fatto di aver creato ottimi rapporti con i clienti, profondi legami di amicizia e rispetto verso i miei colleghi, mi dava serenità.
Decisi di “usare la strategia del Sutra del Loto prima di ogni altra” e grazie all’energia che manifestavo recitando Daimoku riuscivo comunque a essere di incoraggiamento per molti compagni; desideravo anche sostenere i miei ex colleghi. Avvicinandomi alla data del 18 novembre, anniversario della fondazione della Soka Gakkai, determinai di mostrare una prova concreta per offrirla alla mia vita e a sensei. Sostenuto dalle parole del presidente Ikeda che ci spinge a non smettere mai di sfidarci, decisi di non farmi sconfiggere dal pessimismo e dalla mia oscurità, nonostante alcuni colloqui non andati a buon fine. Mi svegliavo alle sei del mattino per recitare Daimoku e recitavo ancora la sera per non impigrirmi. Ho continuato a svolgere attività di accoglienza come Prometeo anche quando non ne avevo voglia e a sostenere i membri del mio settore. Ho creato legami sinceri con molti uomini, anche se c’è ancora molto da fare e alcuni ostacoli da superare.
Nei mesi invernali ho fatto il boscaiolo passando in breve tempo dal pc alla motosega. Recitavo per creare valore anche in quel contesto, senza sapere come, finché non parlai con una signora incontrata sul luogo di lavoro, la quale mi disse che, vedendo la gioia nel descrivere la mia religione, non c’era dubbio che funzionasse, e iniziò a praticare il Buddismo.
I mesi trascorrevano senza l’ombra di un lavoro. Ripresi a inviare curricula a destra e a manca e sostenni alcuni colloqui ma ogni volta mi scontravo con alcuni ostacoli: l’età e la mancata conoscenza dell’inglese, requisito indispensabile nella mia professione.
Determinai ancora una volta di dedicare la mia vita a kosen-rufu: se volevo ottenere un risultato straordinario dovevo impegnarmi in maniera straordinaria. Mi incoraggiavano le parole di Toda: «I Bodhisattva della Terra, che nel Sutra del Loto ricevono in affidamento la Legge di Nam-myoho-renge-kyo, rinasceranno e si ritroveranno insieme al tempo di kosen-rufu. Perciò voi, come Bodhisattva della Terra, non potete permettervi di rimanere poveri o in una qualunque altra spiacevole circostanza. Ricordate, voi avete il potere del Daimoku, cioè la recitazione di Nam-myoho-renge-kyo, il potenziale che permette di ottenere buona fortuna e benefici illimitati. Dovete attingere a questo potere infinito recitando Daimoku voi stessi e insegnando agli altri a fare lo stesso» (BS, 129, 4).
Utilizzai la mia condizione per incoraggiare i compagni di fede e aprii la mia casa per recitare, soffrire e gioire insieme, decidendo di non dimenticarmi di nessuno, anche di chi non sentivo particolarmente simpatico. A breve un uomo trovò lavoro, un altro ricominciò a recitare regolarmente.
A febbraio venne annunciato un corso ad Acqui Terme e, seppur a fatica, parlandone con mia moglie, decisi di partecipare nonostante le difficoltà economiche; determinai con ancora più forza che avrei trovato presto il lavoro. Poco dopo ricevetti una telefonata dove mi convocavano per un colloquio. Il titolare dell’azienda mi disse di non preoccuparmi per l’età e nemmeno per l’inglese, perché organizzavano un corso di lingue in azienda. Al ritorno da Aqui Terme ho firmato il contratto di assunzione e ho ripreso finalmente a lavorare.
Avevo il desiderio di esprimere la mia gratitudine al Gohonzon per quanto ricevuto, perciò, oltre a fare l’offerta, cercavo di farmi venire qualche idea. Pensavo ai miei ex colleghi che soffrivano per la mancanza di un lavoro, proprio come me fino a qualche giorno prima. Per caso ho sentito che volevano assumere un’altra persona nel mio ente e mi è venuto in mente il mio amico Mimmo che da più di un anno era disoccupato e portai il suo curriculum in azienda. Il giorno dopo venne convocato: da giugno lavoriamo di nuovo insieme. E pensare che ho scoperto solo dopo che quindici giorni prima che venisse assunto aveva iniziato a leggere Felicità in questo mondo che gli avevo regalato anni fa…

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