Cercare continuamente di migliorare, impegnarsi con tenacia con la consapevolezza dell’impegno che ci siamo assunti. Questi i punti con i quali si è aperta la Consulta nazionale. Un invito rivolto ai responsabili presenti a riflettere su come sostenere e incoraggiare i membri
La lettura di un brano della Nuova rivoluzione umana ha aperto la Consulta nazionale svoltasi al Centro culturale di Firenze il 13 e 14 settembre. Attraverso la voce del direttore generale Tamotsu Nakajima, le parole del presidente Ikeda da La nuova rivoluzione umana hanno così incoraggiato i presenti: «La prima cosa è la consapevolezza della propria missione. Senza questo non si è in grado di comprendere lo scopo fondamentale della vita, si vive nell’incertezza e non si è capaci di far emergere la propria vera forza. Al contrario, quando si è consapevoli della propria missione, si è in grado di manifestare tutto il proprio potenziale come esseri umani. Il secondo punto è lo spirito di cercare continuamente di migliorarsi. L’importante è la sincera e spontanea volontà di crescere, di sfidarsi, di avanzare sempre, proprio come i giovani germogli che spuntano dal suolo. Coloro che non coltivano nel cuore l’entusiasmo di volersi sempre migliorare, potranno pure essere ventenni o trentenni, ma non potranno certo dirsi giovani. Il sinonimo della parola “giovane” dovrebbe essere “colui che possiede lo spirito di migliorarsi”. Il terzo punto è la tenacia. Per riuscire a migliorare e a far risplendere le capacità che possediamo dentro di noi è necessario un lungo allenamento, uno sforzo costante. Fino a quel momento dobbiamo impegnarci fino in fondo, con tutte le nostre forze, con tenacia e perseveranza, qualsiasi cosa accada» (vol. 27, cap. 4 “Spirito di ricerca”, puntata 30, su ilvolocontinuo.it).
Dopo aver letto questi tre punti fondamentali descritti nel capitolo “Spirito di ricerca”, Nakajima ha citato l’esempio del “Kansai sempre vittorioso” e in particolare il capitolo Osaka che, grazie a una forte relazione con il maestro e ai solidi legami tra i compagni di fede, raggiunse in un solo mese, nel marzo del 1956, 11.111 famiglie di nuovi membri. Nakajima ha quindi esortato tutti a condurre una pratica di shakubuku altrettanto sincera e tenace dicendo: «Nella nuova era il presidente Ikeda ci chiede di fare shakubuku in modo “incredibile”, con saggezza e in allegria, in modo che tutta la nazione e il mondo intero rimangano stupefatti dinanzi alla lotta che realizzeremo. Come ogni anno, entro dicembre vogliamo realizzare in ogni gruppo l’obiettivo di accompagnare due nuove persone a ricevere il Gohonzon, ma se fino a ora non ci siamo riusciti non sentiamoci sconfitti, perché mancano circa tre mesi alla fine dell’anno. L’importante è decidere oggi, non possiamo aspettare domani; bisogna cambiare adesso, altrimenti la situazione non migliorerà».
Il compito dei responsabili
La lettura dell’editoriale di Ikeda rivolto ai responsabili di gruppo e settore, pubblicato nel numero 543 del Nuovo Rinascimento, è stata l’occasione per approfondire il ruolo dei responsabili nazionali, regionali e di territorio. «Vorrei confermare che il compito di tutti noi – ha detto Nakajima non è quello di organizzare le attività, ma di lavorare in prima linea: incontrare i membri, incoraggiarli, partecipare alle riunioni di discussione non come ospiti, ma facendo parte del gruppo e sostenendolo al massimo. In altre parole, non si tratta di schiacciare i responsabili di gruppo sostituendosi a loro, ma di sostenerli e fare insieme. Ogni gruppo vive una situazione particolare. Tutti i responsabili, di ogni livello, devono interagire con i membri partecipando attivamente alle riunioni di discussione».
Sempre sul significato della responsabilità nella Soka Gakkai, prima di annunciare le nuove nomine regionali e nazionali (vedi riquadro a fianco), il direttore Nakajima ha ricordato che tutte le nostre attività hanno come centro il presidente Ikeda, e quando affidiamo una responsabilità stiamo facendo le veci di sensei. E, ancora, è stato letto questo brano: «Il mio maestro Toda diceva: “I responsabili devono studiare per primi, crescere se stessi e fare la propria rivoluzione umana. Allo stesso tempo devono far crescere i giovani responsabili e passare il testimone a loro. Non importa la formalità, né l’aspetto esteriore; ciò che conta è la profondità della nostra convinzione e la consapevolezza. Prima di tutto bisogna incoraggiare calorosamente i compagni di fede più giovani di noi come se fossero i nostri fratellini e sorelline, e farli crescere come grandi persone di valore, più bravi di noi» (D. Ikeda, Apriamo una nuova era insieme al maestro, puntata 32, su ilvolocontinuo.it).
Studio per la vita
Il segretario nazionale della Divisione giovani uomini Mauro Ciullo si è poi soffermato sull’atteggiamento da tenere nello studio del Buddismo utilizzando un saggio di Daisaku Ikeda (pubblicato su NR, 543, 6) articolato in tre punti: 1. Lo studio per approfondire la fede; 2. Lo studio per dare slancio al progresso di kosen-rufu, propagando ampiamente la Legge mistica e facendo crescere successori; 3. Lo studio come chiave per l’affermazione di una nuova filosofia umanistica nella società. Poiché siamo in dirittura d’arrivo verso gli esami di Buddismo di primo e terzo livello che si terranno in tutta Italia il 23 novembre, Roberto Francini, responsabile del Dipartimento di studio, ha ricordato che è auspicabile che coloro che hanno già superato gli esami di terzo e quarto livello contribuiscano attivamente a incoraggiare i membri che sosterranno il primo livello. Gli esami sono un “espediente” per approfondire le spiegazioni di Ikeda sul Gosho e sul Sutra del Loto, entrando in contatto con la sua visione della vita. Sono argomenti importanti, ma più che concentrarci su questioni dottrinali dovremmo capire come utilizzarli per vivere meglio.
Come realizzare gli obiettivi
In seguito i responsabili delle Divisioni uomini e donne hanno offerto spunti di riflessione sulla realizzazione degli obiettivi. Alberto Aprea ha detto: «Ci stiamo abituando a non realizzare gli obiettivi. Ci dobbiamo abituare, invece, a vincere pensando ai membri italiani, a chi lotta in prima linea, con un cuore che crede. Come uomini vogliamo essere protagonisti nel raggiungere gli scopi. Noi responsabili della Divisione uomini ci siamo promessi che ogni giorno reciteremo almeno mezz’ora di Daimoku per gli altri uomini. Perseguire un obiettivo numerico ci serve per sviluppare il coraggio. In vista del 5 marzo 2016, cinquantesimo anniversario della fondazione della Divisione uomini, vogliamo accogliere duemila nuovi membri, il che vuol dire cinque uomini per ogni capitolo».
Tornando ai tre punti sottolineati dal presidente Ikeda nel brano della Nuova rivoluzione umana citato all’inizio, Anna Conti ha commentato: «Sensei ci ha dato tre indicazioni per realizzare i nostri obiettivi: consapevolezza della propria missione, cercare di migliorare sempre e impegnarsi con tenacia. Se facciamo nostre queste guide comprendiamo che il presidente Ikeda è sempre insieme a noi e ci sentiamo incoraggiati ad andare avanti con fiducia. Cercando nel cuore questa consapevolezza possiamo avanzare con leggerezza, ciascuno migliorando per primo. Tutti noi facciamo tanta attività, ma talvolta i risultati non sono soddisfacenti: ci vuole passione e assoluta convinzione nella fede. Ognuno deve trovare la spinta per sentire questa passione. Quando non la sento, quando mi ritrovo a girare a vuoto, prima di tutto recito Daimoku, altrimenti i miei sforzi diventano una sorta di austerità. Si tratta di ritornare ogni volta al punto originale della fede e alla “strategia del Sutra del Loto”, recitando Daimoku con sincerità. Allora si manifesteranno la convinzione, la gioia e i benefici».
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Nuove nomine a livello nazionale e regionale
Ecco i nomi dei nuovi responsabili che sono stati annunciati alla Consulta del 13 e 14 settembre
Italia
Sostenitrici nazionali Divisione donne
Machiko Kanzaki, Sumiko Tanaka Anfosso, Valeria Venturi
Regione Lombardia
Vice responsabili Divisione uomini
Simone Baldazzi, Matteo Zagaria
Responsabile Divisione giovani donne
Fiorella Negrini
Vice responsabile Divisione giovani donne
Sara Tocci
Regione Liguria
Responsabile Divisione donne
Barbara Patrone
Responsabile generale Divisione donne
Rossana Gotelli
Sostenitrice Divisione donne
AnnaTozzi
Vice responsabile Divisione giovani donne
Silvia Giuseppone
Regione Piemonte
Responsabile Divisione giovani uomini
Tiziano Di Sansa
Vice responsabile Divisione giovani uomini
Martin Lanfranca
Regione Emilia-Romagna
Responsabile Divisione giovani donne
Sara Zambon
Regione Toscana
Responsabile Divisione giovani donne
Barbara Amoroso
Vice responsabile Divisione giovani donne
Jasmina Cipriani
Regione Abruzzo
Responsabile Divisione giovani donne
Giulia Coppola
Regione Puglia
Responsabile Divisione giovani donne
Sofia Denicolò
Vice responsabile Divisione giovani donne
Cecilia Petti