Di seguito il racconto a tre voci di Francesco (19 anni), Filippo (30 anni) e Lucio (35 anni) di come è nata la Divisione futuro nella città di Padova
Filippo: Quando mi proposero come referente per la Divisione futuro a Padova mi sembrò una pazzia, ma ho imparato dal presidente Ikeda e dai miei compagni di fede a lanciarmi a occhi chiusi nelle sfide impossibili. Non sapevo neanche da dove cominciare. Di ragazzi così giovani sembrava non ce ne fossero nei gruppi della città. In più avevo appena perso il lavoro. Dissi di sì decidendo sinceramente davanti al Gohonzon di fare mio il voto di rendere “felice e a proprio agio” ogni giovane con cui avrei fatto attività.
Francesco: La mia avventura con la Divisione futuro è iniziata l’anno scorso, quando mi è stata affidata la corresponsabilità per la prima riunione regionale della Divisione futuro in Veneto. Da subito sono emerse le mie tendenze: l’abitudine a rimandare tutto, il disordine, l’insicurezza cronica e l’incapacità di prendere decisioni.
Lucio: Nella sola città di Padova (due capitoli) quasi la metà dei membri ha ricevuto il Gohonzon negli ultimi tre anni per cui anche io pensavo che in realtà non potessero esserci figli di praticanti interessati a partecipare. Ma il meeting è stato davvero un enorme successo e la spontaneità dei ragazzi è stata commovente. Sono emersi in ogni settore figli di praticanti e loro amici che chiedevano di partecipare!
Filippo: La fiducia che sensei ha nei confronti dei ragazzi l’ho compresa solo dopo quella riunione. Alla fine hanno partecipato quasi quaranta giovanissimi da tutto il Veneto! Fare Gongyo con loro è stata un’emozione pazzesca. Tutti i miei muri mentali e paure sono caduti in un istante. I ragazzi sono tanto puri e liberi dagli schemi da disarmarti: non sono costruiti, sono limpidi. Da quella data abbiamo determinato di tenere a Padova una riunione mensile della Divisione. Volevamo fare degli incontri “per loro”, in cui si potessero sentire liberi di esprimere e sperimentare la pratica. Tutti i membri e gli staff di Padova ci hanno sostenuto da subito. Questa attività ha unito di più anche i diversi settori: chi si è offerto per i trasporti, chi per la casa, chi per la protezione…
Lucio: Quando Francesco e Filippo hanno deciso di svolgere una riunione mensile abbiamo sentito la difficoltà dell’impresa. Raccogliendo le adesioni dai vari settori sembrava ci fossero tantissimi ragazzi ma per quanto si recitasse Daimoku e si invitassero alla riunione, i partecipanti erano pochissimi.
Francesco: Arrivammo a fare il meeting con una sola persona. Da lì decisi di ripartire affidandomi al Gohonzon e andando a incontrare personalmente i ragazzi. Inoltre cambiammo l’impostazione delle riunioni facendole meno teoriche e più divertenti. Da lì in poi decollarono e a gennaio parteciparono otto ragazzi!
Grazie all’attività per la Divisione futuro ho avuto modo di trasformare i rapporti con un gruppo di amici che mi provocava molta sofferenza a causa della mia insicurezza, di far emergere dei successori nella mia scuola in cui sono rappresentante. Mi sto impegnando per sviluppare un cuore sempre più simile a quello di sensei.
Filippo: A distanza di un anno, dal buio in cui mi trovavo e dopo dieci mesi di ricerche a vuoto, ora ho un lavoro sicuro e sto per andare a convivere, felice di non aver perso la mia determinazione. Inoltre, per la città di Padova, visto che adesso ci sono solo due membri della Divisione futuro, il nostro profondo desiderio è consegnare quattro Gohonzon.
Lucio: Per quest’anno abbiamo deciso di incrementare la partecipazione alle riunioni dei giovanissimi facendo in modo che sempre più giovani membri si prendano a cuore lo sviluppo di questa Divisione.
Francesco: Per realizzare quest’obiettivo determino di incontrare almeno due ragazzi ogni settimana!
Filippo: Vorrei che tutti sentissero l’importanza di dare la possibilità a ragazzi così giovani di incontrare la pratica. Lo faccio con le parole di Ikeda: «È dopo aver riflettuto seriamente su quali debbano essere le mie priorità che ho deciso di fare tutto ciò che posso per far crescere la Divisione scuole superiori. Tutti pensano solo al presente, ma io mi preoccupo per il futuro della Soka Gakkai tra trenta o quarant’anni. Gli studenti delle scuole superiori di oggi saranno i responsabili della Soka Gakkai del futuro» (NRU, 9, 85).