Essere felici, sempre più felici. Sia Silvia Larese che Tae Takahashi, nei loro interventi, hanno ricordato la preziosità del legame con il maestro e la fortuna di poter dedicare la propria vita a kosen-rufu
Il cuore dell’incoraggiamento di Silvia Larese, responsabile nazionale delle giovani donne, si è basato sull’approfondimento della Proposta di pace di Daisaku Ikeda. Eccone un brano particolarmente significativo: «Se si riesce a essere all’altezza della sfida di resistere alle più terribili sofferenze e situazioni, alimentando la fede nel profondo significato della vita, si può trasformare la tragedia personale in un trionfo per l’umanità. Questa è l’opera della creazione di valore» (BS, 164, 10).
«Sappiamo bene che non è automatico reagire positivamente di fronte a una difficoltà che ci crea sofferenza ha commentato Silvia ma in quel momento, per noi che pratichiamo, è fondamentale considerarla subito per quello che è: una grande occasione per migliorarci, un invito della nostra vita a essere ancora più felici. Sensei infatti sostiene che: “Gli esseri umani sono capaci di raccogliere una forza interiore direttamente proporzionale alla confusione e alla difficoltà che affrontano, e hanno il potere di liberare il loro potenziale, in precedenza non sfruttato, anche se si trovano immersi nelle difficoltà della vita quotidiana” (ibidem, 13). Spesso questo atteggiamento è faticoso da tirar fuori, ma il Gohonzon è stato iscritto per la realizzazione di kosen-rufu e il suo potenziale illimitato si attiva con una preghiera basata su questo voto; se limitiamo la nostra preghiera alla risoluzione del problema che ci affligge, la sofferenza per quel problema occuperà tutto il nostro spazio vitale. Mettiamoci obiettivi sempre più grandi, vinciamo su tutti i nostri limiti creando speranza e trasmettendo agli altri il potere infinito del Gohonzon. Proprio come ha scritto il presidente Ikeda nel messaggio per l’8 giugno: “Le donne hanno la missione di spalancare la porta chiusa che tiene separati l’interno e l’esterno”, quindi apriamo la nostra vita agli altri, decidiamo di vincere sui nostri problemi per portare speranza ai compagni di fede e alla società!
Oggi, tutte insieme, riconfermiamo il nostro voto e decidiamo di approfondirlo ancora e ancora, manifestiamo il nostro valore e decidiamo di diventare un sole di speranza per un secolo di pace».
La responsabile europea delle giovani donne Tae Takahashi si è innanzitutto congratulata con ognuna delle partecipanti per questa prima riunione generale donne e giovani donne della nuova era, dicendo che noi italiane siamo un esempio per l’Europa e ha ringraziato per la grande opportunità di condividere con noi questo momento. «Essere nata in questa esistenza al fianco del presidente Ikeda, poter recitare ogni giorno davanti al Gohonzon e trovare attraverso la preghiera la forza e il coraggio per fare la mia rivoluzione umana, contribuendo così con la mia vita alla realizzazione di kosen-rufu, è fonte di profonda felicità».
Tae ha poi concluso con queste parole sincere: «Vorrei condividere un ultimo importante punto che il nostro maestro ci ha trasmesso nel suo messaggio per la riunione generale Ikeda Kayo-kai della SGI a Tokyo, il 5 settembre 2013: “Con un sorriso invincibile, non smettete mai di praticare per tutta la vita. Non smettete mai di praticare. Il voto condiviso di maestro e discepolo significa continuare a praticare il Buddismo di Nichiren insieme alla SGI per il resto della nostra vita, qualunque cosa accada, a prescindere dalle circostanze”. Insieme a ognuna di voi, vorrei rinnovare la mia promessa di non smettere mai di praticare e di continuare a sfidarmi nella nostra preziosa organizzazione al fianco del nostro maestro. Avanziamo insieme come protagoniste verso il 2030!».