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Noi e l'universo, un unico DNA - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 12:24

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Noi e l’universo, un unico DNA

Vedere con i propri occhi cosa vuol dire accogliere ogni persona come se fosse un Budda è stata per Giulia una delle impressioni più forti. Un corso che le ha permesso di percepire se stessa come parte dell’universo

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Vedere con i propri occhi cosa vuol dire accogliere ogni persona come se fosse un Budda è stata per Giulia una delle impressioni più forti. Un corso che le ha permesso di percepire se stessa come parte dell’universo

In Giappone ci ero già stata. L’ultima volta dodici anni fa. Al rientro dovetti affrontare un periodo molto duro, conclusosi con la morte di mio padre. Quando ho letto il programma del corso, ho visto che il 18 aprile saremmo stati al Kosen-rufu Daiseido (Palazzo del grande voto di kosen-rufu): quello stesso giorno sarebbe stato il settantacinquesimo compleanno di mio padre e proprio lì ho vissuto l’esperienza più forte del corso.
Mi ero fatta un sacco di film prima di partire, ma tutto è andato al di là dell’immaginazione. Lo avevo già sentito raccontare da altri, ma è vero: in queste occasioni il voto di dedicarsi a kosen-rufu si rinnova naturalmente. Dentro al Daisedo noi italiani eravamo nelle file centrali e i giapponesi ai lati. Era un giorno feriale, perciò c’erano tantissimi pensionati. Mentre venivano annunciati tutti i paesi presenti, una signora molto anziana, che avevo osservato recitare Daimoku letteralmente piegata in due, si è raddrizzata con un sorriso enorme: per loro la presenza di membri da ogni parte del pianeta è la conferma della diffusione del Buddismo e di quello che il presidente Ikeda aveva annunciato molto prima che tutto questo si realizzasse.
A un tratto, mentre recitavo Daimoku, ho percepito con estrema chiarezza qualcosa di davvero straordinario, ovvero l’unicità di tutti i fenomeni. Ho sentito che tutto era un’unica cosa: io, il tavolo, la sedia, sensei. Come ogni parte del mio corpo ha lo stesso DNA, ho sentito che il DNA di tutto l’universo è Nam-myoho-renge-kyo, che siamo come un unico organismo.
Durante il corso ho avuto modo di osservare cosa vuol dire avere cura di ogni persona, ma senza alcun tecnicismo. Il segreto per organizzare delle riunioni straordinarie, ci hanno spiegato, è mettere in pratica ciò che insegna sensei. Chi viene alle riunioni nutre grandi aspettative ed è importante decidere di incoraggiare ogni persona chiedendoci come andarle incontro e aiutarla. Ciò che fa la differenza è partecipare alle riunioni non per un semplice atto di presenza, ma pensando sempre che potrebbe essere l’ultima occasione di incoraggiare quella persona.
Una donna ha posto una domanda apparentemente confusa al presidente della Soka Gakkai Minoru Harada e lui, a sua volta, le ha fatto molte domande per capire l’essenza del problema e poterle rispondere il meglio possibile. Nonostante dietro la domanda si intuisse una lamentela, Harada le ha risposto in modo gentile e delicato. La donna chiedeva come comportarsi con quei responsabili che non si fanno ben volere, che non aiutano le persone a crescere. Harada ha ricordato che esistono aspetti negativi e positivi in ciascuno e che ciò che conta è proteggere ogni persona. Chi è vice ha un ruolo importante in queste situazioni perché deve sforzarsi di sostenere il responsabile centrale completandolo; quando un leader non gode della fiducia necessaria, sarà il vice ad aiutare le persone ad averla.
Questo è un momento cruciale in cui dobbiamo aiutare tutti e il presidente Ikeda, nella Rivoluzione umana e nella Nuova rivoluzione umana, ci spiega come farlo. I membri giapponesi trasmettono l’assoluta convinzione di poter risolvere qualunque problema attraverso il Gohonzon e addirittura un signore, che ci ha accolti facendo roteare una bandiera della SGI, ci ha raccontato che di lì a pochi giorni sarebbe stato operato, ma era convinto di vincere perciò, invece di angosciarsi, è venuto ad accoglierci.
Infine abbiamo studiato con il responsabile del Dipartimento di studio, Endo, il Gosho L’arco e la freccia e durante la sua lezione ho potuto apprezzare la sua capacità di comunicare in modo semplice, quasi come se raccontasse una favola, trasmettendo le parole del Daishonin come se fosse stato lì con noi, facendomi desiderare di migliorare io per prima la capacità di trasmettere il Buddismo di Nichiren. Ho visto con i miei occhi cosa vuol dire prendersi cura di tutti, accogliere chiunque come se fosse un Budda: dobbiamo costruire delle comunità buddiste che siano splendide cittadelle di gioia e speranza. Personalmente torno da questo corso rinnovando il desiderio di cercare il maestro ogni giorno e stare vicino a ogni persona.

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