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Superare ogni avversità con la fede - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 11:44

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Superare ogni avversità con la fede

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«Finché avrai una volontà di ferro, potrai trasformare ogni avversità in occasione favorevole». Questa frase è tratta da una lettera che l’ex presidente sudafricano Nelson Mandela, indomito difensore dei diritti umani, inviò a sua figlia dal carcere in cui venne rinchiuso dal regime repressivo del suo paese. Il sorriso con cui Mandela incoraggiava tante persone nasceva indubbiamente da questa ferma e incrollabile convinzione.
Anche i nostri nobili compagni di fede, costretti a fare i conti con la dura realtà della società, si scontrano con ogni tipo di circostanza e affrontano situazioni talmente difficili da sentirsi dilaniati dalla sofferenza. Ci saranno anche momenti in cui verseranno lacrime amare con la sensazione di essere stati in qualche modo sconfitti. Non dimentichiamoci, tuttavia, che uno degli appellativi del Budda è “eroe del mondo”, ovvero un campione invincibile che trionfa nella società. Perciò, per noi che abbracciamo il grande insegnamento del Budda, non esistono sofferenze e difficoltà insormontabili.
Nel Giappone del tredicesimo secolo i discepoli di Nichiren Daishonin erano spesso messi a dura prova sia dal punto di vista sociale che economico, da persecuzioni che prevedevano la confisca del feudo a causa di false accuse o l’essere diseredati. In tali situazioni il Daishonin li incoraggiava a «non lasciar trasparire il […] dispiacere» (RSND, 1, 731) e a non vacillare minimamente (cfr. RSND, 2, 564). Imprimendo quegli insegnamenti nel cuore, essi mostrarono con grande determinazione la prova concreta della vittoria.
Mentre cercavo di sostenere il mio maestro, il secondo presidente della Soka Gakkai Josei Toda, nel tentativo di salvare la sua azienda dal fallimento, spesso mi sono trovato in situazioni in cui pensavo di aver esaurito ogni risorsa, di aver tentato ogni azione possibile. Ma è proprio quando pensiamo di aver toccato il fondo che inizia la vera lotta nella fede: in quei momenti raccoglievo la forza del re leone e facevo tutto il possibile per sostenere e proteggere il mio maestro.
Noi che abbracciamo la Legge mistica possiamo utilizzare “la strategia del Sutra del Loto” che ci consente di superare ogni ostacolo e aprire con risolutezza una via d’uscita in qualsiasi circostanza.
Nell’incoraggiare i membri che affrontavano situazioni difficili, Toda spesso citava queste parole del Daishonin: «Quando accade un grande male, seguirà un grande bene» (RSND, 1, 992). Era inoltre solito dire: «È arrivato il momento di conseguire grandi benefici centuplicando, grazie al potere della Legge mistica, la trasformazione del veleno in medicina!» e ancora: «Solo chi lotta con tutte le proprie forze alla fine assaporerà il trionfo».
Qualunque sia l’ostacolo, l’importante è continuare a recitare Nam-myoho-renge-kyo per fare emergere la saggezza intrinseca nella vita, esercitare la nostra creatività, attingere a tutte le nostre risorse e compiere ogni sforzo possibile con tenacia, serietà e sincerità; in questo modo riusciremo a trovare una via d’uscita in qualunque situazione.
Perché nel corso della pratica buddista incontriamo circostanze che ci fanno soffrire? Perché ci danno modo di sperimentare lo stato vitale della Buddità e offrire agli amici che lottano in questo mondo di saha una luce di speranza e coraggio, raccontando loro le nostre esperienze, di quando non ci siamo arresi neanche di fronte a grandi ostacoli, di quando abbiamo perseverato nonostante tutto e abbiamo vinto. Affrontiamo quindi ogni situazione e accogliamo qualsiasi sfida senza lasciarci impaurire, senza esitare, offrendo agli altri le nostre vittorie conquistate con fiducia e padronanza di noi stessi.
Una coppia di pionieri della Soka Gakkai nella prefettura di Shiga si risollevò dopo diversi fallimenti nel lavoro e una bancarotta e aprì una fabbrica partendo da un solo macchinario. Anche nella lotta per kosen-rufu non indietreggiò mai, assumendo una posizione ferma e coraggiosa nei confronti di preti ingrati al tempo della “questione del clero”. Ricordando quei giorni, il marito racconta: «Nel momento in cui ci si lascia impaurire, le funzioni demoniache si rallegrano. Siamo stati sempre pronti a mostrare la vera forza dei membri della Soka Gakkai e abbiamo lottato fino in fondo. Ora non possiamo che ringraziare le difficoltà che abbiamo incontrato». Il figlio, che ha ereditato il forte spirito combattivo della coppia, si è laureato all’Università Soka.
La vittoria di una persona può trasformare un ambiente di lavoro e perfino un’intera comunità.
La nobile esistenza dei nostri compagni di fede, gli “eroi del mondo”, che non si piegano di fronte a crisi economiche o calamità naturali, è come un sole che illumina la società rendendola prospera e felice.
Con una fede solida e irremovibile, facciamo risuonare anche oggi un Daimoku come il ruggito del leone, agiamo in modo sincero per creare il massimo valore possibile, anche se i nostri sforzi dovessero rimanere inosservati.

L’esistenza dei nostri compagni,
che coraggiosamente affrontano difficoltà
in quest’epoca turbolenta,
riempie la società
di sorrisi di speranza.

(traduzione di Marcella Morganti)

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