Prendersi cura di ogni persona non vuol dire solo avere a cuore la felicità delle persone con cui facciamo attività, bensì sviluppare la capacità di pensare soprattutto a coloro che non partecipano a riunioni e incontri
Secondo un vecchio detto, se si vuole andare veloce si va da soli, ma per andare lontano bisogna essere insieme. Parafrasando i contenuti discussi nell’arco della Consulta nazionale che si è tenuta a fine marzo a Firenze, potremmo dire che le solide basi della propagazione poste simbolicamente dal presidente Ikeda con la costruzione del Kosen-rufu Daisedo a Tokyo, possono rimanere tali se tutta la Soka Gakkai procede insieme, uniti al maestro e uniti tra compagni di fede. Non è la prima volta che il concetto buddista di unità (itai doshin) viene proposto parlando della crescita che il nostro movimento ha avuto negli anni recenti, ma l’accento questa volta è stato posto sul fatto che “tutti insieme” include anche coloro che per vari motivi non partecipano alle attività, che non vediamo mai. Quando una persona riceve il Gohonzon entra nella famiglia Soka, e quando una persona decide di aiutare a praticare correttamente tutti i membri che “il presidente Ikeda gli ha affidato”, tutti include soprattutto loro.
Il direttore generale dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai, Tamotsu Nakajima ha approfondito questo aspetto citando le parole di Ikeda pubblicate nelle recenti puntate della Nuova rivoluzione umana (ilvolocontinuo.it, vol. 27, capitolo “Giustizia”, puntata 64): «I responsabili utilizzano i loro ritagli di tempo per andare a incoraggiare tutti i membri a cui rivolgono dei consigli personali, impegnandosi in silenzio, fino al limite delle proprie forze, per cercare di raggiungere le case di più persone possibili. In questo modo aiutano le persone a diventare felici, rafforzano la nostra organizzazione e contribuiscono alla costruzione di una solida, incrollabile roccaforte Soka. È un errore pensare che esista un modo speciale per realizzare tutto questo». Vedere più persone possibili, ha commentato Nakajima, anche per pochi minuti, è un impegno silenzioso, lontano dai riflettori, eppure non esiste una strada diversa per rafforzare la Soka Gakkai. È importante incoraggiare ogni singolo individuo: «Nichiren Daishonin scrisse lettere a numerosi discepoli, come Shijo Kingo e Nanjo Tokimitsu. Considerando anche solo quelle dell’attuale raccolta di Gosho, il loro numero è enorme. Che cosa significano? In breve sono la dimostrazione dell’immensa compassione del Budda originale, che nei confronti di ogni discepolo che dedicava la sua vita alla causa di kosen-rufu sentiva il dovere di rivolgere i suoi più calorosi incoraggiamenti, con il desiderio che tutti potessero percorrere fino in fondo, in qualunque circostanza, la grande via del conseguimento della Buddità in questa esistenza» (ibidem, puntata 65; vedi anche l’intervista a pag.18).
Ikeda, ha commentato Nakajima, sta dicendo che da soli non è possibile superare le grandi sofferenze della vita, ed è per questo che sono cruciali l’incoraggiamento, le visite a casa, i consigli personali. Anche leggere le nostre riviste e studiare la filosofia buddista sono azioni che ci sostengono, perché da soli è impossibile portare avanti la fede corretta, poiché è facile sviluppare una visione personale del Buddismo ottenendo risultati inconcludenti dalla pratica. Per realizzare kosen-rufu è inoltre indispensabile l’armonia fra i membri. Pensando alla campagna del capitolo Kamata del febbraio 1952, di solito ci si focalizza sul risultato finale, invece l’importante è chiedersi che cosa ha permesso di realizzare tale risultato. La risposta è nelle visite a casa. A volte a piedi, a volte in moto, sensei ha visitato ogni nucleo, incoraggiando le persone a una a una.
Andando a trovare le persone, ciò che conta è la convinzione che si trasmette. Ad esempio, se si parla a una persona malata e la si incoraggia a manifestare la decisione di guarire, con che convinzione le si parla? È importante aumentare per primi la propria convinzione attraverso la nostra personale rivoluzione umana: solo se si è convinti di ciò che si dice si riesce ad aiutare gli altri e per farlo è necessario continuare a migliorare se stessi e far emergere gioia dalla propria vita.
Tra mille impegni sembra difficile andare a trovare le persone, eppure quando si decide di fare una cosa, si trova il modo per farla. I responsabili dovrebbero per prima cosa andare a trovare i membri, perché in questo modo si crea uno scambio di esperienze. Le riunioni rischiano di essere una uguale all’altra e alla lunga le persone potrebbero smettere di frequentarle.
Mantenere viva l’organizzazione richiede convinzione e passione nella fede, poiché passione e convinzione dentro la Soka Gakkai si tramutano in energia. Se si usano tecniche e strategie, ha concluso Nakajima, i risultati non sono duraturi. Quando invece si usa la convinzione, il risultato persiste (cfr. pag. 18).
Statistica: uno strumento da usare
La riunione è proseguita con alcune novità tecniche presentate dal responsabile nazionale del Dipartimento di statistica, Roberto Terzani. Sul sito dell’Istituto, dalla seconda metà di maggio, ogni membro potrà aggiornare i propri dati anagrafici e i giovani appartenenti alla Divisione studenti potranno inserire regione, ateneo e università di appartenenza.
L’altra novità riguarda la statistica di gruppo, da sempre utile e importante. Lo scopo è sviluppare uno strumento per conoscere la realtà esatta del gruppo: ci sono persone che non partecipano alle riunioni da più o meno tempo e che pertanto si ha difficilmente occasione di incontrare e incoraggiare. «Mi spiace vedere che la statistica venga talvolta vissuta con pesantezza – ha commentato Terzani – sono dell’opinione che ciò accade quando non si riesce a trasmetterne il valore. Conoscere i membri che abbiamo deciso di sostenere nella pratica è il motore delle attività, perché da qui parte il desiderio di incoraggiare personalmente ogni persona. Abbiamo cercato di migliorare la statistica di gruppo, rendendola più semplice e togliendo i dati che non servono. Non abbiamo la presunzione di credere di aver creato il miglior strumento possibile, bensì un punto di partenza da sviluppare insieme».
Terzani ha spiegato che la statistica è un’occasione di condivisione soprattutto tra responsabili di gruppo e settore, affinché possano decidere che tipo di attività fare. Gli aspetti formali di queste novità sono stati condivisi nell’ambito delle varie riunioni di report in tutta Italia, ma per dubbi e perplessità il Dipartimento di statistica ha istituito un indirizzo mail a cui poter rivolgere le proprie domande: chiediloallastatistica@sgi-italia.org.
Il primo e il terzo livello degli esami di Buddismo
È stato poi il turno degli esami: il vice responsabile nazionale del Dipartimento di studio, Gianfranco Donatti, ha ricordato che il 23 novembre 2014 si terranno in contemporanea gli esami di primo e terzo livello, pertanto sarà necessario raccogliere in anticipo le adesioni per verificare che i luoghi predisposti per tale attività siano sufficientemente capienti. Per quanto riguarda quello di primo livello potranno partecipare coloro che avranno ricevuto il Gohonzon entro il 30 giugno 2014. Per i programmi di esame si può consultare sia Il Nuovo Rinascimento n. 530 (pag. 23) sia lo “spazio aderenti”. [Nelle passate edizioni del libro per l’esame di primo livello non è presente la parte sullo spirito dell’offerta che però può essere integrata con i file presenti nello “spazio aderenti”, n.d.r.].
Le iniziative di Divisione
Anna Conti e Silvia Larese, responsabili nazionali rispettivamente della Divisione donne e della Divisione giovani donne, hanno illustrato le attività di preparazione della riunione generale donne e giovani dell’8 giugno, presso il Centro culturale Ikeda di Milano per la pace e, in contemporanea, in tutte le regioni italiane. Lo slogan è “Protagoniste insieme verso il 2030”. È previsto un breve collegamento in streaming tra il Centro culturale di Milano e le altre sedi italiane. Il desiderio è che ognuna possa approfondire la fede e vivere questa occasione come protagonista, realizzando prima di tutto una crescita nella propria vita e condividendo con gli altri la gioia che deriva dalla pratica buddista.
Dal canto loro le Divisioni uomini e giovani uomini, attraverso la voce dei loro responsabili nazionali Alberto Aprea e Francesco Santangelo, hanno ricordato che tra due anni spetterà a loro festeggiare il cinquantesimo della fondazione della Divisione uomini (5 marzo 1966; cfr. NR, 351, 4), ma che già da ora stanno coltivando una maggiore condivisione tra le due Divisioni creando occasioni di confronto e dialogo.
Il saluto a un amico
Infine Aprea ha ricordato la recente scomparsa del vice responsabile nazionale della Divisione uomini Riccardo Pacci attraverso le parole del messaggio di condoglianze inviato dal presidente Ikeda: «Mia moglie e io non ci dimenticheremo mai quando parlavamo con lui del futuro dell’Italia: questo ricordo è inciso profondamente nel nostro cuore e vi rimarrà per l’eternità. Non c’è alcun dubbio che a partire dal Budda, tutti i bodhisattva delle tre esistenze e delle dieci direzioni insieme alle forze protettrici stanno esprimendo la loro lode per il nobile contributo che Riccardo Pacci ha dato alla realizzazione di kosen-rufu nel mondo. Grazie, grazie davvero per tutti i suoi sforzi sinceri. Per favore adesso riposi per un po’ sul Picco dell’Aquila e poi con coraggio rinasca nuovamente, nella sua amata famiglia e in mezzo ai suoi compagni di fede in Italia. Tutti noi, continuando a recitare Daimoku, l’aspettiamo».
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Primo corso della Divisione futuro
I responsabili nazionali della Divisione futuro, Jasmina Cipriani e Marco Perrone, hanno annunciato il primo corso nazionale destinato ai più giovani. Circa centotrenta i ragazzi previsti dal 18 al 20 luglio presso il Centro culturale di Firenze. Per la partecipazione è necessario essere già membri dell’Istituto.
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Nuove nomine a livello regionale
Ecco i nomi delle nuove responsabili
Regione Marche
Vice responsabile Divisione giovani donne
Isabella Silvestrini
Regione Lombardia
Responsabile generale Divisione donne
Marita Bombardieri
Responsabile Divisione donne
Noriko Tanaka
Vice responsabile Giovani donne
Fiorella Negrini
Regione Umbria
Vice responsabile Giovani donne
Ayumi Numata
Regione Lazio
Vice responsabile Giovani donne
Claudia Minoia
Regione Abruzzo
Vice responsabile Giovani donne
Giulia Coppola
Errata corrige:
Isabella De Rosis è vice responsabile della Divisione giovani donne della regione Calabria, anziché della Divisione donne come avevamo erroneamente scritto nel n. 530. Ce ne scusiamo con i lettori.