Il grande poeta uzbeko Alisher Navoi (1441-1501), originario di un paese nel cuore dell’antica Via della Seta, e la cui statua si erge nel campus della nostra Università Soka, scrisse: «Abbi fede! Finché avrai dei veri amici che verranno in tuo aiuto nei momenti difficili, potrai superare qualsiasi avversità». Aggiunse poi: «Se sei circondato da amici, gioisci dal profondo del cuore».
Una “Via della Seta spirituale” che unisce gli esseri umani e grazie alla quale ci si può incoraggiare e superare insieme qualsiasi difficoltà e sofferenza, è stata aperta dalla grande rete umanistica della Soka Gakkai.
L’antica Via della Seta, che attraversava deserti aridi e ostili, collegava le oasi dove si trovavano le uniche fonti d’acqua indispensabili alla gente per dissetarsi e viaggiare in quelle regioni. Nella società contemporanea, in cui si assiste a una sempre più estesa “desertificazione spirituale” provocata dalla solitudine e da ogni sorta di preoccupazione e insicurezza, noi della SGI avanziamo con gioia ed energia, creando incessantemente delle “oasi di vita”: le nostre riunioni di discussione.
Il Buddismo è una religione basata sul dialogo. Il primo capitolo del Sutra del Loto, “Introduzione”, inizia con la frase: «Così io ho udito» (SDL, 3). I sutra possono essere considerati come degli imponenti resoconti di riunioni di discussione condotte da Shakyamuni.
Nichiren Daishonin scrisse alla monaca laica Sennichi, sua discepola, che sosteneva numerosi amici attraverso il dialogo: «Tutti coloro che ascoltano questo sutra, nessuno escluso, conseguiranno la Buddità» (Il tesoro di un figlio devoto, RSND, 1, 925). E poco dopo spiegava che proprio come gli uccelli che avvicinandosi al monte Sumeru assumono tutti un colore dorato, chiunque crei un legame con il regno della Legge mistica potrà far brillare la Buddità intrinseca alla sua vita.
In accordo con questo principio, le riunioni di discussione della SGI sono “assemblee dorate” che infondono speranza e fiducia e rigenerano la vita di tutti coloro che vi partecipano, incoraggiandoli a conquistare uno stato vitale di felicità assoluta e ad aiutare gli altri a fare lo stesso.
Durante la Seconda guerra mondiale, il primo e il secondo presidente della Soka Gakkai Tsunesaburo Makiguchi e Josei Toda continuarono a tenere riunioni di discussione con determinazione irremovibile, non lasciandosi intimorire dalla perfida sorveglianza della polizia segreta. In queste riunioni diedero la massima importanza alle esperienze personali. Il Daishonin afferma: «Io, Nichiren, credo che i metodi migliori siano la ragione e la prova documentaria. Ma ancora migliore di queste è la prova concreta» (I tre maestri del Tripitaka pregano per la pioggia, RSND, 1, 532). Nelle nostre riunioni che si tengono in ogni angolo del pianeta si raccontano con entusiasmo le esperienze sui benefici ottenuti grazie alla pratica del Buddismo di Nichiren. Queste sono le più grandi prove concrete che illustrano i princìpi secondo i quali “la fede è uguale alla vita quotidiana” e “il Buddismo si manifesta nella società” meglio di qualunque discorso.
Il mio maestro Josei Toda partecipava sempre alle riunioni con il massimo impegno e serietà. A questo proposito diceva: «Le riunioni di discussione sono luoghi di incontro tra Budda. In queste nobili riunioni le persone fanno emergere la forza per sconfiggere qualsiasi karma. Qui appariranno sicuramente persone capaci, Bodhisattva della Terra che si assumeranno la responsabilità del futuro di kosen-rufu». Cogliamo l’occasione per esprimere ancora una volta la nostra più sentita gratitudine ai gentili amici e alle loro famiglie che mettono a disposizione le loro abitazioni o altri luoghi per le riunioni.
“Zadankai” oggi è diventata una parola universale. Anche nei paesi lungamente travagliati da conflitti, si svolgono armoniose riunioni di discussione sostenute dalle profonde e sincere preghiere dei membri che si impegnano per la pace.
Recentemente la direttrice generale della SGI delle Filippine Hisako Alcantara mi ha trasmesso un resoconto su una riunione tenutasi nella città di Ormoc sull’isola di Leyte, che nel novembre scorso ha subìto danni considerevoli a causa del tifone Haiyan. All’incontro, organizzato in una casa dove non era ancora stata ripristinata l’elettricità, hanno partecipato più di dieci ospiti e quel giorno molti hanno deciso di iniziare a praticare il Buddismo del Daishonin, di fronte alla grande determinazione dei membri di fare concreti passi in avanti per la ricostruzione della loro comunità, trasformando tutto il veleno in medicina. Hisako Alcantara ha affermato nel resoconto: «Le Filippine non saranno sconfitte, mai e poi mai!».
Finché avremo delle riunioni di discussione, niente e nessuno potrà piegarci. Rendendo ogni riunione significativa e fruttuosa, cerchiamo di farne per tutti un’occasione per rigenerarsi profondamente e avanzare con gioia e in amicizia sul cammino della creazione di valore!
Miei compagni dallo spirito indomito,
illuminate la vostra comunità
con la speranza ispirata da riunioni di discussione
che brillano dei vostri sorrisi felici.
(traduzione di Marcella Morganti)