Il Centro culturale Ikeda di Milano per la pace ha ospitato la prima riunione italiana della nuova era. In merito il presidente della SGI scrive: «A voi italiani, chiedo di continuare ad avanzare ed essere la forza trainante in Europa»
Il primo giorno dell’anno si è svolta la cerimonia di apertura della sala principale del nuovo Centro culturale Ikeda di Milano per la pace. Tra i partecipanti alla riunione, provenienti dalla Lombardia e da altre regioni d’Italia, era palpabile una profonda emozione.
Sull’invito sono state riportate alcune parole di Daisaku Ikeda tratte dalla poesia inviata nel 2011 in occasione della posa della prima pietra: «Legami più profondi di itai doshin, legami indistruttibili, legami vittoriosi, legami costruttivi, legami che permettano a tutti di realizzare i propri desideri. È questo il mondo della compassione dei compagni di fede, vera essenza del Buddismo. È questa la vera Soka Gakkai» (NR, 527, 11). Parole che ci hanno fatto riflettere su quanto questo risultato sia il frutto della relazione fra maestro e discepolo e di quei legami di assoluto valore che sono il cuore della Soka Gakkai.
Il passo successivo è ora dare un’anima a questo edificio, non lasciare che rimanga una mera struttura bensì riempirlo di valore e utilizzarlo in modo che diventi veramente il castello di kosen-rufu. «È soprattutto compito dei giovani – ha affermato Giada Garavaglia, responsabile di regione della Divisione giovani donne – dare un futuro a quanto è già stato realizzato da chi ci ha preceduto e far crescere rigogliosi i semi di questa nuova fase».
«Dobbiamo onorare questi risultati – ha dichiarato Marita Bombardieri, responsabile di regione Divisione donne -, attraverso un comportamento da autentici buddisti, incarnando i princìpi del Buddismo nella vita quotidiana, giorno dopo giorno, attraverso una rivoluzione umana sempre più profonda, che manifesti sempre di più l’oro che è nella nostra vita».
Il coordinatore della SGI-Europa Hideaki Takahashi ha così incoraggiato i presenti: «Questo luogo non è solo il vostro Centro culturale, è di tutta l’Europa, anzi non solo: è il kaikan di tutto il mondo. Sento profondamente che questo è il Centro di sensei perché manifesta il suo spirito e il suo cuore».
Prima grande sfida del nuovo Centro è stata quella di ospitare il Summit europeo per kosen-rufu dal 16 al 18 gennaio. Oltre a duecento membri giunti da tutta Europa, vi hanno partecipato i responsabili europei e una delegazione della SGI giapponese, formata, tra gli altri, dal direttore generale Yoshitaka Oba, dalla responsabile della Divisione donne e giovani donne Kayoko Asano e Yumiko Kasanuki, vice responsabile esecutiva della Divisione donne e giovani donne.
È proprio con loro che il 19 gennaio, alla presenza di cinquecento responsabili, si è tenuta la “prima riunione italiana della nuova era”.
Il presidente Ikeda ha scritto nel messaggio per questo meeting: «Basatevi sul grande voto di kosen-rufu recitando un Daimoku risonante […]. Mettete al primo posto la felicità di tutti i membri».
Durante la riunione è stata annunciata inoltre la nomina di Anna Conti come nuova responsabile della Divisione donne italiana, a cui Asa Nakajima passa il testimone. Toccanti le parole di Anna: «Quando ho letto il messaggio di sensei [nel quale si annuncia questa nuova nomina, vedi pag. 13], una parola semplice e chiara è emersa dal mio cuore: gratitudine. Gratitudine verso il presidente Ikeda, verso la Soka Gakkai, verso tutti i membri che ogni giorno mi stimolano ad approfondire la fede e a fare la mia nuova rivoluzione umana. Oggi desidero rinnovare insieme a voi la mia promessa, il mio voto, di dedicare tutta la mia vita allo sviluppo di kosen-rufu, mettendo ogni giorno “al primo posto la felicità di tutti i membri”, come scrive il presidente Ikeda nel suo messaggio».
Yumiko Kasanuki ha condiviso con noi il ricordo del 1981, quando ebbe l’opportunità di accompagnare il presidente Ikeda nel suo viaggio in Italia, a Milano e a Firenze. «Durante quel viaggio sensei creava amicizie grazie alla sincerità che lo portava a dialogare sempre con tutti. A volte andava talmente veloce che facevo fatica a stargli dietro! Curava sempre ogni singolo dettaglio senza tralasciare nulla. Dedicò molto tempo ai giovani italiani – ha continuato a raccontare Kasanuki – incoraggiandoli come se fossero figli suoi, e trasmettendo loro le basi della fede come se stesse intagliando dei diamanti. Allora, in Italia, i membri non erano molti. Ora invece, grazie alla vostra fede basata sull’unità, avete realizzato una stupenda crescita. Sento che è sbocciato quel seme dell’incoraggiamento che il presidente Ikeda ha piantato nella vostra vita, siete sbocciati come fiori meravigliosi! Avete realizzato quanto determinato e dichiarato da sensei durante il suo viaggio nel 1981. Il flusso di kosen-rufu che il presidente Ikeda ha avviato non potrà mai essere arrestato, da nessuno».
Kayoko Asano, commossa di fronte a questo nuovo edificio e alla cascina ristrutturata, ha detto: «Da oggi in poi costruiamo la Divisione donne più forte del mondo, basandoci sull’unità di itai doshin. Con l’apertura del Kosen-rufu Daiseido a Tokyo si è intrapreso il cammino verso la nuova era di kosen-rufu mondiale. Il presidente Ikeda afferma che il mondo non è qualche luogo lontano ma è il palcoscenico, la comunità in cui ci troviamo ora; oggi l’umanità ha bisogno del Buddismo più che mai, è alla ricerca di una filosofia viva, potente e sicura. Siamo nati misticamente insieme in questa epoca. Lottiamo insieme adempiendo al voto di kosen-rufu, raccontando le nostre esperienze parliamo del Buddismo agli amici e piantiamo i semi della Buddità in tutto il mondo!». In particolare, Kayoko Asano ci ha incoraggiati a imprimere, ancora più profondamente, la decisione di realizzare la pace. A questo proposito ha citato una poesia che il presidente Ikeda scrisse nel 2007, fonte di profondo incoraggiamento per la Divisione donne giapponese: «Non è lontana la pace. / È imparare ad avere cura, / a valorizzare ogni persona. / […] È la saggezza di riconciliarsi dopo una lite. / È proteggere il nostro meraviglioso ambiente naturale. / Alimentare una cultura ricca. / Rifiutare di costruire la nostra felicità sulla sofferenza degli altri» [a pag. 8 è pubblicata la poesia integrale, n.d.r.].
L’ultimo a intervenire è stato Yoshitaka Oba: «Questo nuovo castello di kosen-rufu è la cristallizzazione di tutto il vostro impegno! Nel 1961, in occasione della sua prima visita, sensei scrisse: “La terra della mistica Legge non perirà mai”. La Soka Gakkai italiana è la prova concreta della sua decisione profonda. Un nuovo Centro culturale si completa solo dopo che si è eretto un castello di fede, di coraggio e di vittoria: i nostri Centri culturali possono brillare come luoghi di serenità solo se nel quotidiano, nei nostri gruppi e settori, continuiamo a lottare, ad avanzare, a creare nuovi legami e amicizie. In Italia avete realizzato uno sviluppo magnifico basandovi sulle guide del presidente Ikeda e sulla vostra forte fede. Ora, per continuare in questa direzione, è importante che vi impegniate nell’attività con perseveranza, con lo spirito di essere al servizio dei membri, mantenendo rapporti armoniosi, così da continuare un’organizzazione che si prenda cura di ogni singolo individuo, colma di calore, dove ogni generazione riesca a far emergere il suo colore e le sue peculiarità. In questa epoca, poter lottare per kosen-rufu è la più grande di tutte le gioie! È importante che ognuno di noi imprima nel cuore la decisione di portare avanti il grande voto di kosen-rufu e ampliare il nostro movimento con risolutezza. Sensei ha assunto la guida di questo movimento e lo ha portato a espandersi in tutto il mondo. Ora è giunto il momento per noi discepoli di salpare verso la nuova era. A voi italiani, chiedo di continuare ad avanzare in modo grandioso e di continuare a essere la forza trainante in Europa. Se l’Italia avanzerà con gioia e vitalità, anche l’Europa lo farà. E se l’Europa continuerà ad avanzare, avanzerà anche il movimento di kosen-rufu nel mondo intero».