Decisi a realizzare ognuno la nuova personale rivoluzione umana, la Divisione uomini punta verso l’unità con il maestro, il dialogo con i compagni di fede e il sostegno alla Divisione giovani uomini per realizzare una vasta rete di pace e speranza nel mondo
Le attività del 2014
Divisione uomini
Il 2014 è già iniziato, ma permettetemi di ringraziare ancora tutti i membri della Divisione uomini che nel corso del 2013, pur affrontando problemi economici, di lavoro, di salute o di altro genere, si sono comunque sforzati di portare avanti il movimento di kosen-rufu in Italia, ognuno nella propria città e regione.
Quest’anno ripartiamo insieme dal Daimoku innanzitutto, e sperimentiamo come la recitazione di Nam-myoho-renge-kyo sia “la più grande di tutte le gioie”.
Il presidente Ikeda scrive: «A prescindere dalle amare avversità che ci troviamo ad affrontare, noi non saremo mai sconfitti. Grazie al potere della recitazione di Nam-myoho-renge-kyo possiamo trasformare perfino il dolore più grande in compassione per incoraggiare e aiutare gli altri che stanno soffrendo, continuando ad avanzare con gioia. Voi e io siamo uniti nella profondità nelle nostre vite dal Daimoku che recitiamo per realizzare il voto di kosen-rufu. In tal senso siamo sempre insieme» (NR, 526, 11).
Nichiren Daishonin descrive la gratitudine come una componente essenziale della nostra umanità. Il presidente Ikeda la definisce l’essenza stessa del Buddismo. Egli scrive: «Il mio maestro Josei Toda mi diede un importante insegnamento sulla vita umana: “È veramente grande una persona che, pur dimenticando ciò che ha fatto per il bene degli altri, ricorda per tutta la vita ciò che ha ricevuto dagli altri e cerca di ripagare il debito di gratitudine nei loro confronti. In tale atteggiamento risplendono l’insegnamento buddista e la personalità, ed emergono profondità, grandezza e fascino”. Ho vissuto coerentemente con queste parole, poiché l’essenza del Buddismo sta proprio nel ripagare i debiti di gratitudine».
Mantenendo nel cuore queste parole, offriamo felicità e speranza a ogni singola persona e creiamo legami di profonda amicizia.
Ogni anno il presidente Toda dichiarava: «Mi sfiderò nella mia nuova rivoluzione umana». Il suo discepolo Ikeda ha messo in pratica lo stesso spirito e anche noi, suoi discepoli, possiamo sfidarci nello stesso modo. Quando ognuno si impegna quotidianamente nel migliorare e rivoluzionare costantemente se stesso, l’organizzazione cresce e si interrompe quella tendenza negativa a chiedere agli altri di cambiare: solo se noi cambiamo anche gli altri cambiano.
Già nella seconda metà del 2013, tra noi responsabili nazionali della Divisione uomini è iniziata una riflessione sul senso e sugli scopi dell’attività: siamo decisi a realizzare prima di tutto la “mia nuova personale rivoluzione umana” come ci chiede il presidente Ikeda. Nel corso di questo processo di cambiamento, abbiamo sentito nuovamente quanto sia profondo e determinante il principio di itai doshin: diversi, ma con lo stesso cuore, e il “cuore” da condividere è quello del Budda e del maestro. Questo desiderio genuino di trasformare noi stessi ci ha portati prima di tutto a ricostruire rapporti che col tempo si erano deteriorati, ad ascoltarci l’un l’altro, a dialogare come compagni di fede che stanno percorrendo lo stesso cammino.
Durante i nostri incontri abbiamo condiviso il cambiamento personale di ognuno con il desiderio di unirci mettendo in pratica le guide del presidente Ikeda, così come ci ha chiesto il direttore generale Tamotsu Nakajima al corso estivo tenuto nel 2013 a Chianciano: «Vi propongo di iniziare a praticare da capo, esattamente come insegna il maestro».
In questo “Anno dell’apertura di una nuova era di kosen-rufu nel mondo”, tramite relazioni cuore a cuore, ponendo al centro il legame tra maestro e discepolo, l’attività degli uomini sarà incentrata nel coinvolgere e chiedere a ogni singolo uomo di aderire a questa “rete” della “mia nuova personale rivoluzione umana”. Sono convinto che in questo modo raggiungeremo gli obiettivi della Soka Gakkai italiana.
Inoltre, cari amici della Divisione uomini di questa meravigliosa famiglia Soka, creando una forte unità, insieme al nostro direttore generale, possiamo essere di esempio e sostegno alla Divisione giovani e contribuire – come ci ispira il nostro maestro – a creare una vasta e solida rete di “radici del bene” per far sbocciare fiori di speranza e di pace in tutto il pianeta!